Nella seconda parte della poesia La ragazza d Atene, edita in Diario d Algeria (1947), Sereni immerge il proprio transito nel mondo dentro la nebbia spessa dell incertezza e dell inquietudine, in un atmosfera che ricorda alcuni episodi del Purgatorio, ambientati nella fitta caligine. Durante il suo impegno di soldato in Grecia, nel cuore della Seconda guerra mondiale, l io lirico si sente paralizzato nell animo e vittima dell accidia: assimilato a un «viandante stupefatto cerca una via d uscita che lo conduca verso l alto, mentre si affastellano confuse immagini della sua vita. [ ] Presto sarò il viandante stupefatto avventurato nel tempo nebbioso. Deboli voli, nomi inerti ormai ad una ad una si sgranano note per staccarsi dal coro, oscuri scorci d un perduto soggiorno: Kaidari,3 una conca dolceamara d ulivi nel mio pigro rammentare o quelle navi perplesse al vento del Pireo. E tutto che si prese sguardo e ascolto confitto nella bruma è già passato. [ ] (Vittorio Sereni, Tutte le poesie, Garzanti, Milano 1986) 3 Kaidari: sobborgo d Atene nel quale erano accampati, nel 1942, reparti dell esercito italiano destinati al fronte egiziano. PER DISCUTERNE Il poeta e scrittore portoghese Fernando Pessoa (1888-1935) ha scritto: «La vita è ciò che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo . Forse non esiste esperienza, reale e al tempo stesso simbolica, più efficace del viaggio per rappresentare come Dante ci insegna la necessità umana di crescere, evolversi, conoscere. Anche a te sarà capitato, esplorando terre diverse, città, villaggi o luoghi remoti, di riflettere e fare luce su te stesso. Racconta le tue esperienze, confrontandole con quelle dei tuoi compagni. Gustave Doré, Caronte, illustrazione del canto III dell Inferno, da un edizione ottocentesca della Divina Commedia. L AUTORE / DANTE ALIGHIERI / 225