| LA CHIESA TRA POLITICA E RINNOVAMENTO SPIRITUALE | La crisi dell Impero si accompagna, nel Duecento, a quella della Chiesa, che deve fronteggiare un esteso malcontento dovuto alla sua corruzione e all ingerenza negli affari politici. Le tappe della politicizzazione della Chiesa partono da lontano, quando, a metà dell VIII secolo, il re dei franchi Pipino il Breve dona al Patrimonio di San Pietro i territori bizantini già occupati dai longobardi. Lo Stato della Chiesa trova dunque un fondamento giuridico dei propri possedimenti territoriali nella cosiddetta Donazione di Costantino , documento rivelatosi falso nel Quattrocento grazie agli studi filologici dell umanista Lorenzo Valla (1407-1457) con il quale l imperatore, nel IV secolo d.C., avrebbe concesso vasti possedimenti territoriali al papa. Da questo momento in poi, la Chiesa di Roma acquisisce una forza che va ben oltre la cura delle anime: l immagine di papa Leone III che pone sul capo di Carlo Magno la corona di imperatore, nella notte di Natale dell 800, esprime appieno il suo prestigio. Non a caso l Impero è chiamato Sacro , in quanto il dominio temporale è conferito dal papa in nome di Dio per proteggere la Chiesa contro i nemici interni ed esterni. L equilibrio è però destinato a spezzarsi presto. Nell XI secolo comincia un duro confronto tra Chiesa e Impero su chi, tra il papa e l imperatore, abbia il diritto di nominare i vescovi: è la cosiddetta lotta per le investiture , che dura per oltre un secolo e si conclude solo nel 1122 con il Concordato di Worms e la vittoria del Papato. Questa diatriba rappresenta la costante di un intera epoca, attraversata dall ambizione di entrambi i poteri di interferire in ambiti non propri: l Impero, deciso a imporsi nell elezione dei pontefici e di tutta la gerarchia ecclesiastica; la Chiesa, tentata da velleità teocratiche e dalle aspirazioni di una sempre più ampia autorità temporale. Allo stesso tempo, nel corso di tutto il Medioevo si rinnovano impulsi riformatori e tentativi di riportare la Chiesa alla purezza originaria: alcuni di essi sfociano nell eresia e pertanto vengono duramente soffocati (come accade ai catari della città francese di Albi, repressi nel 1209 da papa Innocenzo III), altri scelgono la strada dell ortodossia, attenti a non mettersi in urto con il potere ecclesiastico, di cui pure denunciano la corruzione: è il caso dell ordine domenicano (1216) e dell or- Giotto, Conferma della regola, 1292-1296. Assisi, Basilica di San Francesco, chiesa superiore. dine francescano (1223), fondati rispettivamente da Domenico di Guzm n e da Francesco d Assisi. Contemporaneamente, a partire dalla fine dell XI secolo fino al XIII, si susseguono le crociate, le guerre in cui la Chiesa chiama i popoli cristiani d Europa a liberare il Santo Sepolcro di Gerusalemme dai musulmani: la prima viene indetta nel 1095 da papa Urbano II; l ultima, l ottava, su iniziativa di papa Clemente IV, nel 1270. Ma, al di là delle finalità religiose delle imprese, esse hanno anche il carattere di guerre di conquista territoriale ed economica, inscrivendosi all interno dei conflitti tra le diverse entità politiche dell epoca e rappresentando al tempo stesso un grandioso tentativo da parte del Papato di stornare l attenzione dalle accuse degli stessi movimenti riformatori mediante il richiamo alla vera fede. Nonostante le difficoltà, comunque, la Chiesa nel Duecento riesce a esercitare la propria influenza attraverso un complesso gioco di alleanze. Per sconfiggere le velleità di restaurazione imperiale, essa si allea con la Francia a partire dalla seconda metà del XIII secolo: una manovra politica destinata a determinare per un lungo periodo la sua sottomissione alla monarchia francese. Tuttavia nell anno 1300, quando papa Bonifacio VIII celebra in pompa magna il Giubileo, la Chiesa sembra raggiungere la propria apoteosi. L EPOCA E LE IDEE / 29