All ordinamento dei diversi componimenti in un architettura organica e in un libro compiuto, Petrarca lavora in varie fasi, fino agli ultimi anni di vita. Il manoscritto originale, in gran parte autografo, conservato nella Biblioteca Vaticana (codice Vaticano latino 3195), databile allo stesso anno della morte dell autore, è considerato la redazione definitiva di un opera la cui tormentata composizione ha rivelato, attraverso gli studi filologici, l esistenza di addirittura nove stesure diverse. La datazione dell inizio della composizione dell opera è invece incerta, ma è da collocare probabilmente alla fine degli anni Quaranta del Trecento. Sembra evidente, però, sempre dal sonetto proemiale, che Petrarca abbia cominciato a comporre il Canzoniere raccogliendo e ordinando rime sparse che risalivano già alla metà degli anni Trenta. CANZONIERE FISSO I CONCETTI è l opera a cui Petrarca lavora tutta la vita il titolo originale è Rerum vulgarium fragmenta (Frammenti di componimenti in volgare) raccoglie 366 liriche in volgare (soprattutto sonetti) liriche divise in due sezioni: Rime in vita di madonna Laura (1-263) Rime in morte di madonna Laura (264-366) I temi Un autobiografia ideale Il Canzoniere è un autobiografia ideale, sul modello della Vita nuova di Dante. Petrarca vuole descrivere una trasformazione, o meglio una conversione : il passaggio dai valori terreni, come l amore per Laura o la gloria poetica, a quelli religiosi e cristiani. Se il percorso è chiaro e lineare sul piano ideologico, lo è però di meno sul piano letterario, perché l uomo che raccoglie questi testi dispersi e li riorganizza in una struttura unitaria è diverso dall uomo che li ha scritti anni prima. Quando li ha composti Petrarca era nell «errore , ancora preda del sentimento amoroso. Quando li riprende per farne questo libro autobiografico, diversi anni dopo, scrive di non essere più schiavo delle proprie passioni, ma di aver ricostruito la propria integrità interiore. Testo INTERATTIVO Benedetto sia l giorno, e l mese, et l anno FISSO I CONCETTI Beatrice: tramite tra uomo e Dio. Laura: connotati di umanità e sensualità. | LAURA: UNA VISIONE TERRENA DELL AMORE | Personaggio cardine dell opera è Laura, la donna amata, figura idealizzata e fortemente simbolica già a partire dal nome, che allude alla laurea , cioè all incoronazione poetica con l alloro, simbolo, appunto, della poesia. Anche le circostanze in cui avviene il primo incontro, il 6 aprile 1327 (Venerdì Santo) nella chiesa di Santa Chiara ad Avignone, hanno un significato simbolico. Le differenze con le donne stilnovistiche In apparenza, la Laura di Petrarca ha una stretta parentela con le donne degli Stilnovisti; al di là della descrizione stereotipata priva di elementi concreti che ci restituisce un angelo biondo, dalla pelle chiarissima, con denti di perla e labbra di rubino , Laura appare come una sorta di essere superiore, venuta, avrebbe detto Dante, «da cielo in terra a miracol mostrare . Il dramma interiore di Petrarca, però, consiste proprio nell inadeguatezza di questa immagine: laddove Beatrice rappresenta ancora un tramite tra l uomo e Dio, Laura non viene L AUTORE / FRANCESCO PETRARCA / 319