ANALIZZA TU – VERSO L’ESAME DI STATO T10 Pace non trovo, et non ò da far guerra , 134 Canzoniere Sonetto con schema di rime ABAB ABAB CDE CDE. In questo sonetto il poeta esprime la contraddittorietà della passione amorosa attraverso una serie di contrasti. Emerge, ancora una volta, la sostanza di dolore che caratterizza il suo tormentato sentimento per Laura. Metro L’insanabile contraddizione dell’esperienza amorosa Asset ID: 290 ( ) let-audlet-pace-non-trovo-et-non-170.mp3 Audiolettura PARAFRASI ; Pace non trovo, et non ò da far guerra temo, spero; ardo, son un ghiaccio; e et et et volo sopra ’l cielo, giaccio in terra; et et nulla stringo, tutto ’l mondo abbraccio. 4 et et Non ho pace né armi per fare la guerra; ho timore e speranza; brucio [per la passione] e gelo [per la disperazione]; e volo in alto nel cielo [nei momenti dell’entusiasmo amoroso] e giaccio a terra [nei momenti di delusione]; mi sembra di non avere nulla [quando Laura è indifferente] e di possedere tutto [quando ricambia]. 1-4 Il primo verso esprime subito la condizione di in cui si trova l’io lirico, costretto a vivere sospeso tra la pace e la guerra, in uno stato di profonda confusione spirituale. (v. 1) dissociazione interiore L’elenco di viene sottolineato dal martellante ricorso al (vedi il continuo uso della congiunzione ). (vv. 2-4) antitesi e paradossi polisindeto e non ho mezzi per oppormi all’amore. Il verso ricorda il concetto espresso nel verso «Trovommi Amor del tutto disarmato» ( , T5, p. 328). 1 non ò da far guerra: Era il giorno ch’al sol si scoloraro ▶ , che non m’apre né serra, Tal m’à in pregion né per suo mi riten né scioglie il laccio; , et non mi sferra, et non m’ancide Amore né mi vuol vivo, né mi trae d’impaccio. 8 Mi ha in suo potere una donna tale che non mi libera né mi rinchiude ( ), e non mi trattiene come suo prigioniero né slega la corda ( ); e Amore non mi uccide né mi libera dalle catene ( ), né mi vuole vivo né mi libera dal pericolo. 5-8 che non m’apre né serra scioglie il laccio sferra La seconda quartina riprende la introdotta nell’incipit, presentando il motivo della prigionia (il poeta si paragona a un carcerato) e quello della ferita, provocata dal dardo scagliato da Amore. (vv. 5-8) metafora bellica Veggio senza occhi et non ò lingua et grido; , et di perir et cheggio aita; ▶ bramo , et ò in odio me stesso et amo altrui. 11 , Vedo ma sono cieco, e non ho lingua e grido (di disperazione, quando lei è lontana); e voglio morire, e imploro soccorso (per non morire); e detesto me stesso (perché sono preda di questa passione che so per me distruttiva), e amo un’altra persona (Laura). 9-11 Il della terzina è anche grazie alle cesure che dividono ogni verso. (vv. 9-11) ritmo incalzante TRECCANI ▶ Le parole valgono Il desiderio, quando è eccessivo e smodato, può renderci simili agli animali. Questo ci dice l’etimologia del verbo , dal germanico , che significa “muggire”. Quando muggiscono o , le bestie selvatiche affermano la propria presenza, rivendicano una conquista, oppure si predispongono all’accoppiamento. Esibiscono così un ferino, primitivo istinto di possesso, non diversamente dagli essere umani che, accecati, potere o denaro. Certo, non sempre l’oggetto del desiderio è materiale: si può anche « la conoscenza», ma questo verbo ha in sé e nella propria origine qualcosa di febbrile, violento, irrazionale. bramare bramare bramon bramiscono bramano bramare ➔ Anche se non hanno l’intensità di , nella lingua italiana esistono molti altri verbi che indicano un desiderio: elencane almeno un paio. bramare vedo con la ragione il mio male, ma ubbidisco ciecamente allo stimolo dei sensi. per parlare in presenza di Laura, a causa della timidezza. 9 Veggio senza occhi: non ò lingua: Pascomi di dolor, piangendo rido; egualmente mi spiace morte et vita: . 14 in questo stato son, donna, per voi Mi cibo ( ) di dolore e sono felice di piangere ( ); allo stesso modo detesto sia la morte sia la vita: sono in tale condizione, o signora ( ), per causa vostra ( ). 12-14 Pascomi piangendo rido donna per voi L’ultimo verso ha la funzione di (v. 14) una ricapitolazione: l’autore si rivolge direttamente alla , informandola donna che è lei ad aver provocato il suo dissesto interiore. : unico esempio di rima siciliana nel Canzoniere. 11-14 altrui… voi pagina 346 VERSO L’ESAME COMPRENDERE E ANALIZZARE Riassumi brevemente il contenuto del sonetto. 1 Trova un titolo per ciascuna quartina e terzina del sonetto. 2 Chi sono i due personaggi introdotti nel testo, oltre al poeta? 3 Completa la seguente tabella, individuando nelle due quartine il termine che si contrappone a quello presente nella prima colonna. 4 Termine contrapposto Pace spero ardo volo sopra ’l cielo tutto ’l mondo abbraccio apre mi riten mi sferra mi trae d’impaccio Individua una prosopopea presente nel testo e spiega quale concetto sottolinea. 5 Tra le rime presenti nel testo ce n’è una non regolare (viene detta “siciliana”). Individuala. 6 Nella struttura dei periodi prevale la paratassi o l’ipotassi? L’asindeto o il polisindeto? 7 INTERPRETARE A tuo giudizio, quali sono le ragioni che rendono il contenuto di questo sonetto tipicamente “petrarchesco”? Quali sono le caratteristiche della condizione emotiva ed interiore del poeta che il sonetto evidenzia? 8 , dipinto di scuola veneta, 1510 c. Oxford, Ashmolean Museum. Petrarca e Laura