PALESTRA DI SCRITTURA AME VERSO L ES O T A T S DI La lettura richiede sempre silenzio e fatica Analisi e produzione di un TESTO ARGOMENTATIVO Partendo da alcuni stralci di lettere di Petrarca, lo studioso Nuccio Ordine (1958-2023) riflette sulle condizioni necessarie per uno studio capace di segnare profondamente la vita delle persone. 5 10 15 20 In una bellissima e famosa lettera familiare datata 9 agosto 1352 e indirizzata a Francesco Nelli, priore della chiesa fiorentina dei Santi Apostoli Petrarca ci regala profonde riflessioni sul tema della lettura. Il poeta racconta al suo interlocutore come sia riuscito a evitare di ricoprire la carica di segretario papale (offerta che già aveva respinto nel 1347). L invito, infatti, a utilizzare uno stile dimesso ( Una sola cosa diceva era d ostacolo: il fatto che il mio stile fosse troppo alto rispetto all umiltà che esigeva la Curia ), diventa una preziosa occasione per opporre un netto rifiuto: se qualcuno mi esortasse a salire più in alto, conosco la via per elevarmi , ma se mi si ordina di discendere da quel basso livello in cui mi trovo, non potrò mai obbedire . Così Petrarca, nelle pagine finali, dipinge il ritratto ideale del lettore e del suo pubblico: Se [chi mi legge] è preoccupato dei suoi affari, differisca la lettura: quando si avvicinerà ad essa, getti lontano da sé il peso delle sue faccende e la cura del patrimonio e volga la sua attenzione su ciò che ha sotto gli occhi . E se non gli garbano tali condizioni lasci perdere ciò che non fa per lui; io non voglio che studi nel momento stesso che si occupa d altra . La lettura, insomma, richiede necessariamente attenzione e sforzo ( non voglio che apprenda senza fatica ciò che non senza fatica io gli ho scritto ). Ricchi o potenti, non importa: nessuno può sfuggire a questo imperativo ( voglio che un papa o un re pongano nei miei scritti quella stessa attenzione che pone un qualsiasi altro lettore ). Con poche frasi, Petrarca spazza via quelle pedagogie edonistiche che hanno sfasciato la scuola e l università, illudendo gli studenti che il sapere si possa acquisire per gioco e non con fatica. Un testo, un quadro, un brano musicale domandano silenzio, concentrazione, dedizione. Solo le bellezze facili , quelle che non lasciano un segno, possono essere consumate nel rumore e nella distrazione. (Nuccio Ordine, Gli uomini non sono isole. I classici ci aiutano a vivere, La Nave di Teseo, Milano 2018) COMPRENSIONE E ANALISI 1 Con quale espediente Petrarca riesce a evitare un incarico sgradito? 2 Quale condizione è reputata necessaria dal poeta affinché le sue opere vengano lette correttamente? 3 Lo stato sociale del lettore costituisce, secondo Petrarca, una discriminante decisiva? perché? 4 Le citazioni petrarchesche vengono utilizzate da Nuccio Ordine a sostegno di una propria tesi. Quale? 5 Che cosa intende l autore quando parla di pedagogie edonistiche che hanno sfasciato la scuola e l università? Quale giudizio complessivo emerge, da parte dell autore, in merito all odierno sistema di istruzione? 6 Perché, a giudizio di Ordine, le bellezze facili non producono effetti significativi e duraturi? PRODUZIONE Il tema della solitudine emerge spesso nella produzione di Petrarca. Dopo esserti soffermato sul significato che esso assume nel Canzoniere o in altri testi da te studiati, rifletti sulle considerazioni di Nuccio Ordine intorno alla lettura e allo studio. Ritieni anche tu che la crescita intellettuale maturi solo con il silenzio e con la concentrazione? A quali condizioni è possibile dedicarsi proficuamente allo studio in una società, come la nostra, in cui siamo sottoposti a mille sollecitazioni (dai telefoni cellulari alla Rete)? Facendo riferimento alla tua esperienza personale e all osservazione della realtà che ti circonda, sviluppa la tua tesi in un testo di circa 2 facciate di foglio protocollo. 356 / IL TRECENTO