(rr. 78-85) Termina qui la prima peripezia di Andreuccio derubato e costretto, mezzo nudo e coperto di lordume, ad allontanarsi nel cuore della notte. 80 85 90 95 100 105 110 (rr. 119-120) La maturazione del protagonista è ancora lontana: Andreuccio non esita a seguire i due ladri, nella speranza di ottenere un facile guadagno dopo il danno precedentemente subito. 115 120 Andato via il ragazzo e prima di spogliarsi, Andreuccio entrò nel camerino.10 Ma appena dentro, il pavimento, che funzionava come trabocchetto,11 si ribaltò e il giovane cadde in basso, finendo sul fondo di un chiassetto12 dove stagnava più di un metro di sterco che gli smorzò la caduta, ma lo incatramò da capo a piedi. Dibattendosi in quella sporcizia, il poveretto cominciò a gridare, ma nessuno lo ascoltava. La sorella intanto, entrata nella camera, si impossessava della sua borsa coi cinquecento fiorini d oro. Vedendo che nessuno accorreva in suo soccorso, Andreuccio provò ad issarsi su di un muro che chiudeva il chiassetto verso strada. Ci riuscì, e giunto in cima, si lasciò cadere all esterno. Insozzato com era, andò alla porta di madama Fiordaliso e si diede a chiamare a gran voce la sorella . Ma vedendo che nessuno compariva alle finestre, afferrato un sasso, cominciò a percuotere i battenti e a scuoterli vigorosamente, finché si aprì silenziosamente una finestra del pianterreno alla quale apparve un gigante barbuto, che con voce cavernosa gl ingiunse di andarsene immediatamente se non voleva essere ucciso a bastonate. Spaventato dalla faccia e dalla voce dell energumeno, Andreuccio lasciò cadere in terra il sasso e volse la schiena a quella maledetta casa. Non avendo il coraggio di presentarsi in albergo insozzato e puzzolente come si trovava, si diresse verso il mare, nel quale contava di immergersi e di lavarsi. Svoltato un angolo, vide due uomini che venivano verso di lui con una lanterna in mano. Temendo che fossero delle guardie, si cacciò dentro un cortiletto e si accovacciò in un angolo. I due, senza averlo visto, vi entrarono anche loro e posata la lanterna in terra, si misero ad esaminare certi ferramenti che portavano in collo. Ma uno di loro alzò il capo e disse: «Cos è questa puzza? . L altro prese di terra la lanterna e girandola intorno vide, raggomitolato su se stesso, il povero Andreuccio. Gli domandò cosa facesse in quel luogo e come mai si trovasse così coperto di lordura. Quando Andreuccio ebbe raccontato quello che gli era accaduto, i due, parlando tra di loro, conclusero che il disgraziato doveva essere capitato nella casa del brigante Scarafone. «Buon uomo , gli disse uno dei due, «ringrazia Dio che ti è andata ancora bene, perché sei uscito vivo, anche passando per lo sterco, da quella casa. un vero miracolo che non ti abbiano ammazzato . «Stai zitto e non dire a nessuno quello che ti è capitato , aggiunse l altro, «perché se parli fanno sempre in tempo ad accopparti. Al tuo denaro non ci pensare più, e vieni con noi, che andiamo a far un grosso colpo. Se ci aiuterai, avrai la tua parte . Andreuccio, sperando di rifarsi del danno subito, non domandò altro e li seguì. Ma i due vollero che si ripulisse un poco, non potendogli stare vicino per il gran fetore che mandava. 10 camerino: lo stanzino adibito a cesso. 11 che... trabocchetto: che era stato messo in modo da funzio- 12 chiassetto: vicolo stretto e buio. nare come un trabocchetto. L AUTORE / GIOVANNI BOCCACCIO / 403