120 125 130 135 140 Giovanna decide di sposare Federigo 145 150 pianto la risposta di Federigo, il qual così disse: «Madonna, poscia104 che a Dio piacque che io in voi ponessi il mio amore, in assai cose m ho reputata la fortuna contraria e sonmi di lei doluto;105 ma tutte sono state leggieri a rispetto di quello che ella mi fa al presente,106 di che io mai pace con lei aver non debbo, pensando che voi qui alla mia povera casa venuta siete, dove, mentre che ricca fu, venir non degnaste, e da me un picciol don vogliate, e ella abbia sì fatto, che io donar nol vi possa: e perché questo esser non possa vi dirò brievemente. Come io udi che voi, la vostra mercé,107 meco desinar volavate, avendo riguardo alla vostra eccellenzia e al vostro valore,108 reputai degna e convenevole cosa che con più cara vivanda secondo la mia possibilità io vi dovessi onorare, che con quelle che generalmente per l altre persone s usano:109 per che, ricordandomi del falcon che mi domandate e della sua bontà,110 degno cibo da voi il reputai, e questa mattina arrostito l avete avuto in sul tagliere, il quale io per ottimamente allogato avea;111 ma vedendo ora che in altra maniera il disideravate, m è sì gran duolo che servire non ve ne posso, che mai pace non me ne credo dare . E questo detto, le penne e piedi e l becco le fé in testimonianza di ciò gittare avanti. La qual cosa la donna vedendo e udendo, prima il biasimò d aver per dar mangiare a una femina ucciso un tal falcone, e poi la grandezza dell animo suo, la quale la povertà non avea potuto né potea rintuzzare,112 molto seco medesima commendò.113 Poi, rimasa fuori114 della speranza d avere il falcone e per quello della salute del figliuolo entrata in forse,115 tutta malinconosa si dipartì116 e tornossi al figliuolo. Il quale, o per malinconia che il falcone aver non potea o per la nfermità che pure a ciò il dovesse aver condotto,117 non trapassar molti giorni che egli con grandissimo dolor della madre di questa vita passò. La quale, poi che piena di lagrime e d amaritudine fu stata alquanto, essendo rimasa ricchissima e ancora giovane, più volte fu da fratelli costretta118 a rimaritarsi. La quale, come che voluto non avesse,119 pur veggendosi infestare,120 ricordatasi del valore di Federigo e della sua magnificenzia ultima, cioè d avere ucciso un così fatto falcone per onorarla, disse a fratelli: «Io volentieri, quando vi piacesse, mi starei;121 ma se a voi pur piace che io marito prenda, per certo io non ne prenderò mai alcuno altro, se io non ho Federigo degli Alberighi . Alla quale i fratelli, faccendosi beffe di lei, dissero: «Sciocca, che è ciò che tu di ?122 come vuoi tu lui che non ha cosa del mondo? .123 A quali ella rispose: «Fratelli miei, io so bene che così è come voi dite, ma io voglio avanti124 uomo che abbia bisogno di ricchezza che ricchezza che abbia bisogno d uomo . 104 poscia: dopo. 105 sonmi di lei doluto: mi sono lamen- tato di essa. 1 106 tutte al presente: tutti i dispetti della sorte sono stati di poco conto rispetto a ciò che essa mi fa ora. 107 la vostra mercé: bontà vostra (è un inciso). 108 valore: rango nobiliare. 109 che con più cara vivanda s usano: che vi dovessi onorare con una vivanda più pregiata, in base alle mie possibilità, di quelle che normalmente si offrono alle altre persone. 432 / IL TRECENTO 110 bontà: qui in senso alimentare e non più venatorio. 111 il quale io per ottimamente allogato avea: e così io pensavo di averlo utilizzato nel migliore dei modi. 112 rintuzzare: diminuire. 113 seco medesima commendò: lodò tra sé. 114 fuori: priva. 115 per quello in forse: perciò temendo per la salute di suo figlio. 116 si dipartì: se ne andò. 117 che pure a ciò il dovesse aver condotto: che l avrebbe comunque portato a ciò. 118 costretta: sollecitata. 119 come che voluto non avesse: anche se di per sé non avrebbe voluto risposarsi. 120 pur veggendosi infestare: vedendosi continuamente (pur) incalzare. 121 mi starei: eviterei di risposarmi. 122 di : dici. 123 cosa del mondo: ricchezze, beni materiali. 124 avanti: piuttosto.