Testi PLUS Proemio Una dichiarazione di poetica piacevoli e mai ascoltate prima. In che cosa consiste tale novità? Boiardo lo spiega subito dopo: Orlando  l eroe cavalleresco per antonomasia, il paladino senza macchia e senza paura, il prode difensore della fede è qui soggiogato dall amore come un uomo qualunque. L amore, bandito nelle canzoni di gesta traboccanti di fervore epico e religioso, diventa quindi il vero motore dell azione, forza implacabile che guida e condiziona l esistenza di uomini grandi e piccoli. Una trama rigogliosa Riassumere la trama del poema è quasi impossibile. Gli episodi narrati formano infatti un ordito indisciplinato e caotico, con situazioni che si susseguono e si intersecano, interrompendosi quando meno ce lo si aspetta; questa tecnica serve ad accrescere la curiosità dell uditorio che, terminato l ascolto di un episodio, freme in attesa della puntata successiva. In un quadro movimentato di fughe, inseguimenti e peregrinazioni, assistiamo alle diverse imprese compiute dai paladini, sia cristiani sia pagani, per conquistare la splendida Angelica, figlia del re del Catai (la Cina). A complicare le circostanze, due fontane, dispensatrici di odio e di amore, confondono tutt a un tratto i ruoli: il cavaliere di turno può scoprirsi nemico di Angelica proprio mentre questa, prima recalcitrante, si innamora di lui, e viceversa. In particolare, è Orlando a essere folgorato dalla bellezza della principessa, al punto da attaccar duello con uno dei suoi innumerevoli pretendenti, l altro eroe cristiano, Rinaldo. Proprio a seguito delle continue defezioni e distrazioni dei suoi campioni migliori, Carlo Magno promette Angelica a chi tra i due contendenti mostrerà maggior valore nell imminente battaglia decisiva contro i saraceni, che intanto assediano Parigi. A questo punto il poema s interrompe, e da qui riprenderà il racconto Ariosto. Il motivo encomiastico Un posto a parte nell intreccio è riservato alle peripezie di Ruggiero, un giovane guerriero pagano che si converte al cristianesimo, sposando Bradamante, eroina cristiana cugina di Orlando: dalla loro unione, secondo la leggenda, ha tratto origine la casa d Este. In tal modo Boiardo realizza un motivo encomiastico, associando allo scopo di intrattenere il proprio pubblico anche quello di lusingarlo con un gratificante omaggio dinastico. Ma l encomio non costituisce più che un elemento accessorio, un doveroso atto di ossequio nei confronti del mecenate, che non interferisce nell azione narrativa. FISSO I CONCETTI Boiardo fonde: virtù cavalleresche e temi del ciclo carolingio; amore, magie e avventure tipici del ciclo bretone. La fusione del ciclo carolingio e di quello bretone L avvincente ma anche complesso sviluppo di storie, duelli, inganni e amori in realtà risponde all intenzione dell autore di raccontare con ironia e simpatia l esuberanza giovanile dei suoi eroi, sempre così energici e pieni di vita. Per rendere tale vitalità, Boiardo non può accontentarsi di replicare il canovaccio, ormai usurato, delle imprese degli incorruttibili cavalieri medievali. Dunque egli fonde gli argomenti tipici del ciclo carolingio (la virtù individuale, il coraggio dei protagonisti, lo sfondo della guerra tra cristiani e musulmani) con quelli che rinviano al ciclo bretone (amore, magie e avventure). In tal modo, la facoltà di inventare nuove avventure e situazioni prima mai narrate si accresce infinitamente: Ariosto sfrutterà in modo magistrale questa possibilità. L ideologia rinascimentale del poema C è infine un ultimo aspetto da considerare. Come si è detto, Boiardo non rinuncia affatto alle possibilità offerte dalla favolosa cornice dell universo cavalleresco, ma in lui è assente l atteggiamento parodico di Pulci. Al contrario egli ritiene plausibile il mantenimento di quel sistema di valori anche nella corte umanistica, fatto salvo il processo di laicizzazione ormai irreversibile. Gli eroi di Boiardo, quindi, possono praticare le virtù cavalleresche, pur avendo abbandonato la religiosità che le LA POESIA DEL QUATTROCENTO / 521