55 60 Sacripante si lamenta della fortuna, che forse ha concesso Angelica ad altri 65 70 e in un suo gran pensier tanto penètra, che par cangiato in insensibil pietra. 40 Pensoso più d un ora a capo basso stette, Signore, il cavallier dolente; poi cominciò con suono afflitto e lasso a lamentarsi sì soavemente, ch avrebbe di pietà spezzato un sasso, una tigre crudel fatta clemente. Sospirando piangea, tal ch un ruscello parean le guance, e l petto un Mongibello. 41 «Pensier (dicea) che l cor m agghiacci et ardi, e causi il duol che sempre il rode e lima, che debbo far, poi ch io son giunto tardi, e ch altri a corre il frutto è andato prima? a pena avuto io n ho parole e sguardi, et altri n ha tutta la spoglia opima. Se non ne tocca a me frutto né fiore, perché affliger per lei mi vuo più il core? 80 42 La verginella è simile alla rosa, ch in bel giardin su la nativa spina mentre sola e sicura si riposa, né gregge né pastor se le avvicina; l aura soave e l alba rugiadosa, l acqua, la terra al suo favor s inchina: gioveni vaghi e donne inamorate amano averne e seni e tempie ornate. 85 43 Ma non sì tosto dal materno stelo rimossa viene e dal suo ceppo verde, che quanto avea dagli uomini e dal cielo favor, grazia e bellezza, tutto perde. La vergine che l fior, di che più zelo 75 55-56 e in pietra: il cavaliere è tanto assorto in un suo pensiero (che scopriremo dopo essere un pensiero d amore) che sembra trasformato (cangiato) in una statua inanimata (insensibil pietra). Pietra è metonimia (la materia per l oggetto). 58 Signore: l apostrofe è rivolta a Ippolito d Este, a cui è dedicato il poema. 59 suono afflitto e lasso: voce afflitta e triste. 64 Mongibello: l Etna (dall arabo gebel, monte , a cui i normanni, che lo intende- vano erroneamente come nome proprio, preposero la parola latina mons, che significava anch essa monte ). 65 agghiacci: ghiacci, rendi freddo come il ghiaccio. 66 e causi lima: e provochi un dolore che lo morde e lo consuma continuamente. 68 corre: forma sincopata per l infinito cogliere . 70 spoglia opima: ricco bottino (metafora militare). 71 frutto: comincia qui la metafora ero- 578 / UMANESIMO E RINASCIMENTO tica del fiore e del frutto per indicare la verginità di Angelica. 72 vuo : vuoi. La domanda è rivolta sempre al pensiero amoroso del primo verso dell ottava. 76 se le: le si. 78 al suo favor: a renderle omaggio. 79 vaghi: belli o anche desiderosi d amore . 81 non sì tosto: non appena. 83 quanto: va collegato a favor, grazia e bellezza del verso successivo.