Il disegno di Sacripante 195 200 205 Nuovo colpo di scena: l arrivo di un altro cavaliere 210 215 220 57 «Se mal si seppe il cavallier d Anglante pigliar per sua sciochezza il tempo buono, il danno se ne avrà; che da qui inante nol chiamerà Fortuna a sì gran dono (tra sé tacito parla Sacripante): ma io per imitarlo già non sono, che lasci tanto ben che m è concesso, e ch a doler poi m abbia di me stesso. 58 Corrò la fresca e matutina rosa, che, tardando, stagion perder potria. So ben ch a donna non si può far cosa che più soave e più piacevol sia, ancor che se ne mostri disdegnosa, e talor mesta e flebil se ne stia: non starò per repulsa o finto sdegno, ch io non adombri e incarni il mio disegno . 59 Così dice egli; e mentre s apparecchia al dolce assalto, un gran rumor che suona dal vicin bosco gl intruona l orecchia, sì che mal grado l impresa abbandona: e si pon l elmo (ch avea usanza vecchia di portar sempre armata la persona), viene al destriero e gli ripon la briglia, rimonta in sella e la sua lancia piglia. 60 Ecco pel bosco un cavallier venire, il cui sembiante è d uom gagliardo e fiero: candido come nieve è il suo vestire, un bianco pennoncello ha per cimiero. Re Sacripante, che non può patire che quel con l importuno suo sentiero 193-194 Se mal buono: se a causa della sua stoltezza (per sua sciochezza) il cavaliere di Anglante (Orlando, signore del castello d Anglante) non ha saputo cogliere per sé (mal si seppe pigliar) l occasione favorevole (il tempo buono). 195-196 che da qui dono: poiché da questo momento in poi (da qui inante) la Fortuna non gli offrirà più un dono così grande. 198 per imitarlo già non sono: non ho alcuna intenzione di imitarlo. 199 che lasci: al punto da lasciare (con valore consecutivo). 201 Corrò: coglierò. 202 tardando: qualora io (o qualcun altro) tardassi a coglierla. stagion potria: potrebbe perdere la sua freschezza. 205 ancor che disdegnosa: sebbene si mostri schiva. 206 e talor ne stia: e a volte ne rimanga triste e piangente. 207-208 non starò disegno: non rinuncerò, per la ritrosia (repulsa) o per il finto sdegno di Angelica, a perseguire e a por- tare a termine il mio progetto. I due verbi adombri e incarni alludono alle operazioni con cui si trasforma in pittura vera e propria un semplice disegno sulla tela: ombreggiare e colorare. 209 s apparecchia: si prepara. 211 gl intruona l orecchia: gli rintrona l udito. 220 un bianco cimiero: ha un candido pennacchio come ornamento dell elmo (cimiero). 221 patire: sopportare. 222 sentiero: percorso. L AUTORE / LUDOVICO ARIOSTO / 583