La politica come mestiere Ciò spiega perché, alla caduta della Repubblica, egli non abbandoni l idea di collaborare e prestare il proprio contributo, mettendo a disposizione competenze e capacità per il bene dello Stato, anche se questo è retto da referenti da lui non amati come sono i Medici. Quest idea della politica come professione nasce dal presupposto che occuparsi dello Stato sia un servizio da svolgere con dedizione per il bene della collettività, tanto più quando i conflitti interni ed esterni rendono confuso e drammaticamente incerto il contesto politico. La ricerca di una soluzione In poco più di quarant anni, Firenze e Machiavelli vedono alternarsi il governo popolare di Savonarola (1494-1498), la repubblica oligarchica (14981512), il ritorno dei Medici (1512-1527) e un altra effimera restaurazione repubblicana (nel 1527: tre anni dopo, i Medici torneranno ancora al potere). Tuttavia, questo periodo di crisi non distoglie Machiavelli dal coltivare la fiducia che sia ancora viva una tradizione di civiltà e libertà. La violenza polemica con cui si scaglia contro le divisioni dell Italia e l inettitudine dei suoi governanti non gli suggerisce infatti di rinunciare all impegno civile e di relegare i propri interessi alla sfera del privato. Al contrario, analizzando la realtà concreta della situazione italiana, egli si impegna nell appassionata ricerca di una via d uscita: una soluzione grazie alla quale far rivivere il patrimonio intellettuale e politico della propria civiltà. FISSO I CONCETTI Nella conclusione del Principe, Machiavelli esorta i Medici a mettersi alla guida dei sovrani italiani contro gli invasori stranieri. Realismo e utopia Questa soluzione, l unica praticabile in quanto favorita dalle circostanze, è contenuta nell ultimo capitolo del Principe, nel quale Machiavelli esorta i Medici a prendere le armi e a mettersi alla guida di un fronte unitario composto dai principi italiani per cacciare gli stranieri dall Italia ( T8, p. 675). Gli storici hanno sottolineato il carattere utopico di questo progetto di redenzione : a dispetto del realismo e del rigore scientifico che caratterizzano tutta la sua opera, l invito di Machiavelli sarebbe stato irrealizzabile, viste le condizioni politiche in cui esso veniva espresso. Tuttavia, proprio auspicando un tale scenario il pensatore fiorentino conferma la natura militante della sua indagine. A Machiavelli non bastava fornire a un aspirante principe la scienza e gli strumenti del potere: la sua opera doveva invece proporsi come un manifesto operativo, indicando uno scopo da realizzare, per quanto lontano esso potesse essere. Per questo, Il Principe non è il risultato delle riflessioni di un disincantato specialista della politica: c è invece uno sguardo profetico e appassionato rivolto al presente; ma soprattutto c è il desiderio di contribuire a trasformare l Italia, nel momento in cui essa vive uno tra i momenti più rovinosi della sua storia. Proprio questa tragica condizione può però rappresentare l «occasione tanto atteFrontespizio del Principe, edizione del 1584, sa, il momento del riscatto grazie all azione con dedica al Magnifico Lorenzo di Piero de forte e determinata di un «principe nuovo . Medici. L AUTORE / NICCOL MACHIAVELLI / 645
Il carattere militante della riflessione machiavelliana