FISSO I CONCETTI Rinaldo oscilla tra fede e peccato. Tancredi rappresenta la malinconia e il dissidio interiore. Testo PLUS Solimano e la tragica condizione umana Testo INTERATTIVO La battaglia notturna di Solimano L eroe coraggioso e l eroe tormentato: Rinaldo e Tancredi Agli antipodi di Goffredo si può invece collocare Rinaldo, il personaggio in cui Tasso ha riposto tutte le incertezze e le contraddizioni dell esistenza. Con lo stesso slancio, che ne caratterizza l indole, Rinaldo cede allo sdegno e all ira, si annulla nel piacere dei sensi e si abbandona alla mistica preghiera grazie alla quale può vincere l incanto della selva di Saron. Mentre Rinaldo ha una prorompente vitalità, Tancredi è invece malinconico, assorto nel sogno e nell inquietudine, assillato dal senso di colpa per l illecito amore che nutre nei confronti della guerriera musulmana Clorinda, e poi straziato dall averne provocato lui stesso la morte. Proprio questo oscillare tra fede e peccato, tra devozione religiosa e tentazione profana è un tratto che caratterizza l interiorità della maggioranza dei personaggi principali del poema: ne sono immuni solo le figure non toccate dai tormenti amorosi (il cristiano Goffredo o i saraceni Argante e Solimano). Gli eroi e le eroine pagane Quanto ai personaggi pagani, anch essi non mancano di nobiltà e di generosità, anzi: orgogliosi, accaniti e talora segnati da una specie di autolesionistico desiderio di morire, appaiono come eroi dolenti e ricchi di dignità, disposti a tutto pur di mostrare il proprio valore e di non retrocedere dinanzi al rischio o a imprese che non hanno alcuna possibilità di successo. Anche e specialmente le tre eroine, che dovrebbero ostacolare i crociati, sono in realtà pervase da un senso di sconfitta imminente, sublimato dalla conversione finale: Armida, la perfida maga al servizio del Male che poi si redime abbandonandosi all amore per Rinaldo; Erminia, l innamorata sognatrice che realizza nel finale il proprio desiderio di assistere e proteggere Tancredi ferito; ma soprattutto Clorinda, che nel momento della morte riacquista la fede cristiana e la bellezza femminile prima sacrificata nella ferocia della guerra. Ermanno Stroiffi, Rinaldo e Armida, 1640. Mosca, Pushkin Museum of Fine Arts. 776 / L ET DELLA CONTRORIFORMA E DEL MANIERISMO