IL TESTO SIMBOLO T4 Proemio , canto I, ott. 1-5 Gerusalemme liberata diamo i numeri 12 000  GLI UOMINI DELL’ DI ARMATA GOFFREDO DI BUGLIONE 1099 L'ANNO DELLA CONQUISTA DI GERUSALEMME DA PARTE DEI CROCIATI Canto l’arme pietose e ’l capitano   I versi preannunciano l’ del poema, esaltando la figura di un perfetto eroe della Cristianità. IMPIANTO EPICO E RELIGIOSO Il poeta evidenzia il carattere sacro della crociata, celebrando l’ , incarnato dagli infedeli. OPPOSIZIONE TRA IL BENE E IL MALE Tasso espone il proprio programma poetico, sottolineando l’ e rinunciando alla musa classica. ISPIRAZIONE DIVINA Il proemio costituisce un esempio dello tipico dell’autore, caratterizzato dal lessico aulico e dalla presenza delle figure retoriche. STILE SOLENNE  pagina 783  Il poema si apre con un proemio tradizionale: alla proposizione iniziale della materia seguono l’invocazione alla Musa (che non è quella classica e pagana) e la dedica ad Alfonso d’Este.  Ottave di endecasillabi con schema di rime ABABABCC. Metro L’argomento del poema 1 Canto l’arme pietose e ’l capitano che ’l gran sepolcro liberò di Cristo. Molto egli oprò co ’l senno e con la mano, molto soffrì nel glorioso acquisto;       e in van l’Inferno vi s’oppose, e in vano 5 s’armò d’Asia e di Libia il popol misto. Il Ciel gli diè favore, e sotto a i santi segni ridusse i suoi compagni erranti. utilizzate per un’impresa pia, cristiana. Goffredo di Buglione (1060 ca - 1100). Duca della Bassa Lorena, alla testa di un esercito di lorenesi, francesi e tedeschi è il protagonista della prima crociata e occupa Gerusalemme il 15 luglio 1099. 1 pietose: ’l capitano: sacro. 2 gran: operò molto con la sua prudenza e con il suo valore in battaglia. 3 Molto… mano: superò molte difficoltà per giungere alla gloriosa conquista. 4 molto… acquisto: gli. 5 vi: i musulmani dell’Asia e dell’Africa. 6 d’Asia… misto: 2 O Musa, tu che di    allori ▶ caduchi     non circondi la fronte in Elicona, 10 ma su nel cielo infra i beati cori hai di stelle immortali aurea corona, tu spira al petto mio celesti ardori, tu rischiara il mio canto, e tu perdona     s’intesso fregi al ver, s’adorno in parte 15 d’altri diletti, che de’ tuoi, le carte. TRECCANI ▶ Le parole valgono Sono (l’accetto va sulla ) le foglie sugli alberi, destinati a rimanere spogli in autunno, e anche le gioie, come può garantire chiunque sia preda della nostalgia o della malinconia. C’è l’idea della caduta in questo dolce aggettivo, che si attaglia a tutto ciò che ha breve durata, compresa la vita stessa che – come ci insegnano i poeti di ogni tempo – proprio per questo va goduta fino in fondo.  caduco caduche u ➔  Indica quale tra i seguenti aggettivi non è un sinonimo di caduco : effimero ; labile ; mutevole ; precario ; fuggevole ; transitorio ; fugace . glorie poetiche effimere. 9 caduchi allori: il monte della Beozia, sacro ad Apollo e alle Muse, simbolo della poe­sia pagana. 10 Elicona: i cori angelici. 11 i beati cori: infondi. un’ispirazione cristiana. 13 spira: celesti ardori: rendi illustre. 14 rischiara: se intreccio ornamenti poetici ( ) alla verità storica, se adorno in parte le pagine di piaceri terreni, diversi ( ) rispetto a quelli della Musa celeste. 15-16 s’intesso fregi al ver, s’adorno… le carte: fregi altri 3 Sai che là corre il mondo ove più versi di sue dolcezze il lusinghier Parnaso, e che ’l vero, còndito in molli versi,     i più schivi allettando ha persuaso. 20 Così a l’egro fanciul porgiamo aspersi di soavi licor gli orli del vaso: succhi amari ingannato intanto ei beve, e da l’inganno suo vita riceve. 4     Tu, magnanimo Alfonso, il qual ritogli 25 al furor di fortuna e guidi in porto me peregrino errante, e fra gli scogli e fra l’onde agitato e quasi absorto, queste mie carte in lieta fronte accogli,     che quasi in voto a te sacrate i’ porto. 30 Forse un dì fia che la presaga penna osi scriver di te quel ch’or n’accenna. 5 È ben ragion, s’egli averrà ch’in pace il buon popol di Cristo unqua si veda,     e con navi e cavalli al fero Trace 35 cerchi ritòr la grande ingiusta preda, ch’a te lo scettro in terra o, se ti piace, l’alto imperio de’ mari a te conceda. Emulo di Goffredo, i nostri carmi      intanto ascolta, e t’apparecchia a l’armi. 40 sai (il poeta si rivolge ancora alla Musa) che tutti sono attratti ( ) lì dove la poesia ( : monte della Focide, considerato sede di Apollo e delle Muse; qui perché la poesia alletta) diffonde di più le sue dolcezze e che la verità, espressa (letteralmente “nascosta”) in versi piacevoli, ha convinto allettando coloro che appaiono più refrattari ad accoglierla. 17-20 Sai che là… ha persuaso: corre il mondo Parnaso lusinghier ammalato. cosparsi. 21 egro: aspersi: essenze (per esempio, il miele). bicchiere. 22 licor: vaso: le medicine. 23 succhi amari: generoso Alfonso. Si riferisce ad Alfonso II d’Este (1533-1597). Figlio di Ercole II, diventò duca di Ferrara nel 1559. Sin dal 1572 fu protettore di Tasso. sottrai. 25 magnanimo Alfonso: ritogli: tempesta. 26 fortuna: esule senza meta. Nella Tasso aveva definito sé stesso «fugace peregrino» (v. 4,  T1, p. 763). 27 peregrino errante: Canzone al Metauro ▶ sommerso (latinismo da ). 28 absorto: absortus benevolmente. 29 in lieta fronte: consacrate. io (apocope). 30 sacrate: i’: verrà un giorno in cui la mia penna, che già presagisce la gloria di Alfonso, potrà cantare di te ciò che ora accenna soltanto. accadrà. 31-32 un dì… n’accenna: fia: è giusto. 33 È ben ragion: valente. mai (latinismo). 34 buon: unqua: ai turchi feroci ( perché i turchi avevano occupato le terre dell’antica Tracia, la regione intorno a Costantinopoli). 35 al fero Trace: Trace di riprendere la Terra Santa (definita per la sua importanza religiosa e poiché era stata sottratta ai cristiani, suoi legittimi possessori). 36 ritòr la grande ingiusta preda: grande ingiusta preda comando supremo. 38 alto imperio: versi. 39 carmi: preparati all’impresa militare. 40 t’apparecchia a l’armi: DENTRO IL TESTO I contenuti tematici Il proemio della Liberata segue rigorosamente il modello classico . Come vuole la tradizione, le ottave iniziali si dividono in proposizione (1), invocazione (2-3) e dedica (4-5). La prima espone l’argomento del poema, precisandone subito il carattere di epopea cristiana. Il verso di apertura Canto l’arme pietose e ’l capitano riecheggia l’ incipit dell’ Eneide di Virgilio ( Arma virumque cano , Canto le armi e l’uomo), ma al tempo stesso si distanzia subito dall’archetipo sottolineando il carattere sacro della guerra narrata : mentre Virgilio insiste nel suo poema sugli orrori del conflitto, qui le armi sono pietose in quanto strumenti di uno scopo religioso quale la liberazione del Santo Sepolcro. Fedeltà e infedeltà al modello virgiliano   Videolezione  pagina 785  D’altra parte, nell’uniformarsi alla tradizione del poema epico classico, Tasso concentra in via preliminare l’attenzione su un protagonista unico : la coppia oppositiva «l’arme, gli amori» presente nel verso iniziale dell’ Orlando furioso e tipica del romanzo cavalleresco lascia spazio all’eroe e alla prospettiva esclusiva della sua azione ( Molto egli oprò , v. 3) e del suo sacrificio ( molto soffrì , v. 4). L’artefice della grande impresa celebrata nel poema è , definito : un appellativo militare messo in risalto dalla collocazione nel primo verso e in rima, ed estraneo al linguaggio epico. A lui spetta il compito di combattere le , terribili ma destinate alla sconfitta (Tasso sottolinea per ben due volte, con , v. 5, quanto sia inutile la loro ostilità). Per raggiungere lo scopo (il , v. 4), Goffredo ha dovuto riportare sulla retta via i cristiani fuorviati e dispersi: il riferimento ai (v. 8) implica un altro elemento di novità rispetto al poema cavalleresco rinascimentale (l’“errare” qui contiene il significato morale di cadere nella colpa e nell’errore, smarrendosi dietro a valori effimeri), e permette all’autore di caratterizzare l’architettura ideologica dell’opera, sin dalla prima ottava, opponendo il Bene al Male, il Cielo all’Inferno, la retta via alla perdizione. Goffredo di Buglione capitano forze infernali del Male in van… in vano glorioso acquisto compagni erranti Goffredo, ambasciatore di Dio nella lotta contro Satana La seconda ottava contiene, come da tradizione, l’ invocazione alla Musa . Non si tratta però di una delle nove Muse della classicità, dispensatrici di caduchi allori (v. 9), cioè di una gloria fugace. Tasso si rivolge infatti alla Musa celeste della poesia cristiana , che simboleggia l’ispirazione divina. A lei, che infonde verità e dispensa immortalità, il poeta chiede perdono per aver intrecciato alla verità storica ornamenti poetici ( fregi , v. 15). Rendere accattivante la storia permette infatti di attrarre anche gli animi più refrattari agli insegnamenti morali e di rendere gradevole la verità della fede mediante argomenti che suscitano il diletto quali il meraviglioso , l’ avventura , l’ amore . La Musa cristiana Infine, le ultime due ottave condensano il carattere encomiastico e di attualità storica del poema: poiché il mondo cristiano è sotto la minaccia turca e il Santo Sepolcro è ancora nelle mani dei musulmani, Tasso si augura che il generoso Alfonso d’Este, da cui egli, perseguitato dalla sventura, ha ricevuto protezione e ospitalità, riceva dal buon popol di Cristo (v. 34) l’incarico di guidare una nuova crociata, per poter ripetere il successo di Goffredo. La dedica Le scelte stilistiche A differenza dell’ironico e colloquiale esordio del Furioso , quello della Liberata si caratterizza subito per il livello stilistico sostenuto , per una sintassi elaborata e simmetrica e per il lessico prezioso. Quanto Ariosto ricerca un ritmo fluido e armonioso, tanto Tasso persegue un andamento enfatico e scelte auliche . Ne è spia la presenza delle anafore * ( Molto… molto , vv. 3-4; in van… in vano , v. 5), degli enjambement (particolarmente incisivo è quello dei vv. 7-8, santi / segni ), dell’ossimoro ( l’arme pietose , v. 1) e di espressioni vaghe, dalla forte pregnanza evocativa (è il caso del popol misto e dei compagni erranti, vv. 6 e 8). Allo stesso modo, le strofe successive a quella iniziale ne riproducono la : ben quattro sono le esclamazioni rivolte alla Musa (scandite dal martellante pronome personale ); la similitudine dell’ è costruita sul chiasmo ; (vv. 21-23); troviamo figure retoriche come la metonimia ( , , vv. 29 e 31) e la metafora ( , v. 9; , , vv. 26-28). grave solennità tu * egro fanciul porgiamo… soavi licor succhi amari… beve * carte penna * caduchi allori guidi in porto / me peregrino errante e fra gli scogli / e fra l’onde Un esempio eloquente dello stile «magnifico» di Tasso  pagina 786  Orlando furioso e Gerusalemme liberata : due proemi a confronto Orlando furioso   Gerusalemme liberata La materia varia ( Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, / le cortesie, l’audaci imprese io canto ) unica ( Canto l’arme pietose e ’l capitano ) Il tempo indefinito e favoloso ( al tempo che passaro i Mori / d’Africa il mare ) storico (l’epoca in cui Goffredo ’l gran sepolcro liberò di Cristo ) Le cause umane ( l’ire e i giovenil furori / d’Agramante ) divine (lo scontro tra Inferno e Cielo) I protagonisti il “folle” Orlando ( per amor venne in furore e matto, / d’uom che sì saggio era stimato prima ) l’eroico Goffredo, votato solo all’impegno ( Molto egli oprò ) e al sacrificio ( molto soffrì ) I dedicatari la generosa Erculea prole , distratta ascoltatrice dell’ opera d’inchiostro del poeta il magnanimo Alfonso , un giorno non lontano Emulo di Goffredo L’autore Ariosto, ironicamente autoritrattosi quasi folle d’amore come il suo eroe, umil servo del signore Tasso, peregrino errante , sofferente naufrago agitato e quasi absorto L’invocazione alla donna amata a una Musa celeste VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE E ANALIZZARE Quali temi ed episodi della narrazione vengono anticipati nel proemio? 1 L’argomento del poema Una delle ottave del proemio contiene una dichiarazione di poetica. Individuala e spiegala. 2 Una dichiarazione programmatica Quale prospettiva storica è prefigurata dal poe­ta nell’ultima ottava? 3 Uno sguardo al futuro Precisa il significato degli aggettivi (v. 8) ed (v. 27). 4 D ue participi erranti errante INTERPRETARE Confronta come il poeta descrive la sua condizione esistenziale nella quarta ottava e nella ( 763 5 Il poeta allo specchio Canzone al Metauro ▶ T1, p. ). Educazione CIVICA – Spunti di realtà Tasso definisce le armi «pietose», ovvero giuste perché utilizzate per un’impresa cristiana. Per la sensibilità di oggi, il punto di vista dell’autore della  Gerusalemme liberata  non può che essere attribuito alla cultura controriformistica, di cui egli è espressione. Eppure, come scrive il docente di diritto romano Massimo Brutti (n. 1943),  l’idea della guerra giusta  non costituisce solo «il relitto di vecchie dispute teologiche», ma rappresenta anche un «prodotto attuale del pensiero politico»: essa «figura in una serie di riflessioni sull’etica e sul diritto internazionale e viene riferita all’uso legittimo della forza militare», «rinasce dalle sfide della storia contemporanea ed influenza il senso comune». • Fai una ricerca sul tema della guerra giusta (anche in relazione ai cosiddetti e controversi interventi umanitari e a ciò che prescrive in proposito la Carta delle Nazioni Unite) nell’ambito del diritto internazionale e riferisci in classe quanto hai appreso.