Il banchetto dal prepotente don Rodrigo Capitolo V 179 Così, della carestia si nega addirittura l esistenza. I veri colpevoli sarebbero i fornai che nascondono il pane per far rialzare il prezzo. Con la rappresentazione dei dibattiti al banchetto di don Rodrigo Manzoni sta esprimendo il suo giudizio negativo sul Seicento e, in particolar modo, su una nobiltà oziosa, incline a discussioni vuote e prive di consistenza, piuttosto che attenta ai problemi reali e gravi, quali quelli che affliggono l economia di un Italia soggetta al dominio straniero. A un certo punto, per conoscere le ragioni della sua visita, don Rodrigo si rivolge a fra Cristoforo e lo porta in un altra sala, congedandosi momentaneamente dai convitati. IL PERSONAGGIO il frate assiste non appena viene ricevuto, i discorsi dei nobili. Don Rodrigo Nessuna descrizione del personaggio Tutti i personaggi del romanzo sono sempre presentati prima dal punto di vista fisico. Così è accaduto nei capitoli precedenti per don Abbondio, Renzo, Lucia; così sarà per la monaca di Monza e l Innominato. «Il Manzoni, a differenza del metodo seguito per altri personaggi, non ci dà mai un ritratto diretto di don Rodrigo (L. Russo, Personaggi dei Promessi Sposi). Non compare alcuna descrizione di don Rodrigo, particolare importante. Il narratore preferisce presentare il nobile attraverso i simboli del suo potere: il palazzotto, gli abitanti del paese asserviti, i bravi, il banchetto sfarzoso e opulento a cui I simboli del potere e il palazzotto Ecco come il narratore descrive l abitazione di quel prepotente: Il palazzotto di don Rodrigo sorgeva isolato, a somiglianza d una bicocca, sulla cima d uno de poggi ond è sparsa e rilevata quella costiera. A questa indicazione l anonimo aggiunge che il luogo [ ] era più in su del paesello degli sposi, discosto da questo forse tre miglia, e quattro dal convento. «Quando noi vogliamo pensare alla potenza e alla grandezza di don Rodrigo, noi non pensiamo all uomo, pensiamo piuttosto a quel palazzotto. [ ] Il Manzoni, critico ritrattista quasi sempre delle personalità del romanzo, qui tralascia l uo-