310 Capitolo X La monaca di Monza. Secondo tempo IL PERSONAGGIO La monaca di Monza Suor Virginia de Leyva Cesare Cantù, amico di Manzoni, identificò la monaca di Monza con la figura di suor Virginia Maria de Leyva, al secolo Marianna. Nata nel 1575, figlia di don Martino de Leyva, principe d A scoli e conte di Monza, rimasta orfana di madre, Marianna entrò nel convento di Santa Margherita a Monza, dove pronunciò i voti solenni a sedici anni con il nome di Virginia Maria. Nel 1598 incontrò Gian Paolo Osio, giovane scapestrato, macchiatosi anche di delitti. La relazione sentimentale portò alla nascita di due figli, uno dei quali morì durante il parto. Una conversa, Caterina da Meda, scoprì la tresca e venne uccisa nel 1606. Le indagini, avviate dall arcivescovo Federigo Borromeo, portarono rapidamente all individuazione del colpevole: Osio. Condannato a morte in contumacia nel 1608, Osio non venne mai catturato, ma fu ucciso da un amico. La monaca di Monza riconobbe, invece, le sue colpe. Rinchiusa nella Pia Casa delle Convertite di Milano, vi rimase fino al 1622. Scarcerata, visse penitente fino al 1650 e morì in odore di santità. Santa Gertrude di Nivelles Non conoscendo il nome reale della monaca di Monza, Manzoni le attribuì il nome di Gertrude. Lo scrittore conobbe la vita di santa Gertrude di Nivelles (626 circa - 664), figlia di Pipino di Landen, quando studiò l epoca longobarda e la vita dei Franchi per la stesura dell Adelchi. Morto il padre di Gertrude, la madre Itta divenne monaca e fondò un monastero. Ben presto Gertrude la seguì divenendo più tardi badessa e impegnandosi a istruire nella fede i monaci e le monache. La santa richiama la figura della monaca di Monza, perché divenne badessa (aspirazione che la famiglia della monaca di Monza aveva sempre suscitato in lei), fu canonizzata (divenendo Giuseppe Molteni, La Signora di Monza, 1847. modello di santità per ogni monaca) e, infine, in un immagine del XVI secolo fu ritratta mentre era assalita dai topi (attestazione del fatto che la monaca era considerata protettrice contro le invasioni dei topi, uno dei veicoli privilegiati della peste). Ne I promessi sposi Manzoni ambientò I promessi sposi nel 1628, quando già da vent anni Gian Paolo Osio (l Egidio del romanzo) era morto e la monaca di Monza era in clausura a Milano. Il romanzo manzoniano modifica le fonti storiche creando un personaggio immortale che, sollevandosi dal mondo storico, entra per sempre nell universo letterario di ogni tempo. In che modo? Lo scrittore non raccontò tutta la vita della donna, ridusse la storia a un breve arco di tempo così da tratteggiare un immagine nera, un po gotica e maledetta, di una figlia che non seppe reagire alla sopraffazione paterna e non trovò riscatto e redenzione nella sua vocazione. FACCIAMO IL PUNTO 1 Perché Manzoni non scrive nel romanzo il vero nome della monaca di Monza? 2 Perché l autore decide di assegnarle il nome di Gertrude? 3 La relazione tra Egidio e la monaca di Monza si è verificata tra il 1628 e il 1630, anni di ambientazione del romanzo?