La monaca di Monza. Secondo tempo Capitolo X 315 ALLENARSI ALLA PRIMA PROVA tipologia b ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO Il ritratto della monaca Leggi la pagina che il famoso critico letterario Attilio Momigliano dedica a Gertrude, poi rispondi alle domande. «Il Manzoni traccia la storia di Gertrude con una pietà che non gli vieta una giusta condanna. Comprende ma non assolve. Il Manzoni, pur senza cedere alle lusinghe della triste e appassionata poesia della vita, penetra con una potenza ignota ai romantici nell anima oscillante della giovane, nello splendido ritiro della sua mente che, abbattuto dalla volontà feroce del padre, finisce naturalmente in una tenerezza fantastica di devozione ; guarda con una compassione vigile contro gli inganni del sentimentalismo, tanto il castello fatato e insidioso della adolescenza morbida quanto il romitaggio della voluttuosa rinunzia, e vede sotto le apparenze poetiche di entrambi lo stesso germe peccaminoso; l incapacità di volere. La fonte poetica dell episodio è il senso di pietà diffuso con cui il Manzoni guarda il formarsi di quell esistenza colpevole e triste e il sorgere della deformità spirituale di Gertrude; la commossa imparzialità con cui segue l intrecciarsi della colpa e della sventura in quel destino, la fiacchezza di quello spirito, il dolore di Gertrude fanciulla [ ] e la disperazione della reclusa che si dibatte contro le porte della prigione, il delitto passivo, la schiavitù del male [ ]. Dal principio alla fine della storia si svolge, anello dopo anello, una catena che sembra fatale e non è, perché la volontà sicura di Gertrude potrebbe spezzarla in qualunque momento: ma Gertrude è fiacca, e tutti i fiacchi sono travolti alle tremende risoluzioni da un processo a catena, da una serie di atti di inerzia che finiscono per strappare l unica decisione energica di cui sia capace un debole: l accettazione d un destino aborrito [ ]. La monacazione è il centro di questo dramma ineluttabile: da essa comincia la catastrofe. L anima di Gertrude, incapace di continuare con sapienza ciò ch è stato intrapreso con leggerezza, si inacerbisce. [ ] L anima, vuota in quell esistenza che essa non può rifiutare e a cui non sa rassegnarsi, non dominata da nessuna cura costante, divisa fra l istinto irritato e la coscienza inquieta, si fa strana, volubile, discontinua. Egidio coglie Gertrude in questo momento terribile: la sventurata rispose: nell epiteto si confondono la pietà e la condanna. [ ] Il Manzoni, giunto al fondo del precipizio, vi lascia soli a ripercorrere tutta la china; lenta, incerta dapprima, spaventosamente ripida in ultimo. [ ] La storia di Gertrude è una catena: i primi anelli si aggiungono gli uni agli altri a fatica, gli ultimi rincorrono vertiginosamente. Finché l ostacolo dura, c è il respiro per l analisi: quando l impedimento è infranto, il ritmo degli eventi si accelera e rovina . C o m p r e n s io n e e a n a lis i 1 In c h e c o s a r is ie d e l o r ig in e d e ll a z io n e p e c c a m in o s a d i G e r t r u d e s e c o n d o il c r it ic o M o m ig lia n o ? Q u a l è il lim it e p r in c ip a le d e lla s u a p e r s o n a ? 2 In c h e s e n s o G e r t r u d e è m o s s a «d a u n a s e r ie d i a t t i d i in e r z ia ?