Capitolo XI Audio lettura LA GIORNATA DI SAN MARTINO: I NUOVI PROGETTI DI DON RODRIGO E MILANO IN RIVOLTA LUOGHI Palazzotto di don Rodrigo (Lecchese), strada da Monza a Milano, Milano TEMPO Notte tra il 10 e l 11 novembre; 11 novembre 1628 PERSONAGGI Don Rodrigo, i bravi, il Griso, il conte Attilio, Renzo, il frate portinaio Trama Don Rodrigo rimane in attesa di conoscere l esito della spedizione dei bravi per il rapimento di Lucia. La sua delusione è grande quando vede sopraggiungere soltanto il gruppo dei bravi senza la ragazza e si traduce in un primo tempo in rabbia nei confronti del Griso, capo dell impresa. Quando sente la narrazione dei fatti, il signorotto sospetta che ci possa essere una spia nel palazzo, ma per sincerarsi dei fatti e conoscere cosa sia accaduto in quella notte invia in paese i bravi, camuffati sotto altre vesti. Don Rodrigo ha perso la scommessa con il conte Attilio, il quale, venuto a conoscenza degli antefatti, del contenuto del dialogo tra padre Cristoforo e don Rodrigo e del tentativo di rapimento di Lucia, sospetta subito che il frate sia l artefice del fallimento del piano e inizia a progettare di vendicarsi e di punirlo facendo intervenire addirittura il conte zio, un esponente politico di primo piano a Milano. Dopo aver raccolto informazioni in paese, il Griso riferisce a don Rodrigo la ricostruzione degli avvenimenti (il fallito matrimonio di sorpresa di Renzo e Lucia e la loro fuga a Pescarenico). Don Rodrigo chiede al capo dei bravi di indagare meglio a Pescarenico e di riferirgli quanto prima. Intanto, Renzo entra a Milano attraverso Porta Orientale (l attuale Porta Venezia) il giorno di san Martino. La città è in rivolta, ma il giovane non lo comprende. Anzi, si inganna. Trovando grande abbondanza di farina e di pane per terra pensa di essere giunto nel paese della cuccagna e per questo mette in tasca dei panini senza pensare alle possibili conseguenze di quell azione. Soltanto più tardi, Renzo finalmente comprende che è giunto in una città in rivolta. Quando si dirige al convento di San Babila per consegnare la lettera di fra Cristoforo a padre Bonaventura, non trovandolo, invece di aspettarlo in chiesa secondo i consigli del frate portinaio, il giovane riprende a passeggiare per la città, vittima della sua impazienza e dell eccessiva curiosità. Così Renzo assiste agli assalti dei forni.