L assalto al forno delle grucce Capitolo XII 357 Analisi e commento Le cause della rivolta Nel 1628 corre il secondo anno di carestia, accentuata dalla guerra di successione al Ducato di Mantova e del Monferrato che ha lasciato molti campi incolti. Lievita il prezzo del pane e molti incolpano i proprietari delle terre del fatto che vendono poco grano e i fornai perché alzano il prezzo del pane. Il prezzo viene calmierato. Cresce allora l ira dei fornai. Quando viene rialzato il prezzo del pane, il popolo imbestialisce. il 10 novembre 1628. In estrema sintesi, questi sono i fatti storici, raccontati anche nei Promessi sposi. L inizio della rivolta Già la sera prima (10 novembre) Milano è come una polveriera pronta a esplodere. Eccone la descrizione: le strade e le piazze brulicavano d uomini, che trasportati da una rabbia comune, predominati da un pensiero comune, conoscenti o estranei, si riunivano in crocchi, senza essersi dati l intesa, quasi senza avvedersene, come gocciole sparse sullo stesso pendìo. L alba dell 11 novembre le strade sono di nuovo colme di persone, «fanciulli, donne, uomini, vecchi, operai, poveri . Bisbigli, discorsi, applausi, «per tutto lamenti, minacce, maraviglie si mescolano in una confusione in cui non manca «altro che un occasione, una spinta, un avviamento qualunque, per ridurre le parole a fatti . La circostanza è offerta dall apparire dei garzoni che sul far del giorno si recano alle case con la gerla. La vista del pane rafforza nella folla accalcata il giudizio che il pane ci sia e in abbondanza, ma che sia a disposizione dei «tiranni . L assalto al forno delle grucce Il popolo decide di prendere d assalto il forno delle grucce: si sente un calpestìo e un urlìo insieme; cresce e s avvicina; compariscono i forieri della masnada. Serra, serra; presto, presto: uno corre a chiedere aiuto al capitano di giustizia; gli altri chiudono in fretta la bottega, e appuntellano i battenti. Il capitano di giustizia, giunto celermente, sprona la folla a dileguarsi, ma nessuno riesce ad allontanarsi dal luogo, tutti sono «spinti [ ] e incalzati da quelli di dietro, spinti anch essi da altri, come flutti da flutti, via via fino all estremità della folla che cresce sempre più tanto che al capitano comincia «a mancargli il respiro . Finalmente, creatosi un po di spazio, il capitano riesce a entrare nel forno con gli alabardieri, sale al piano di sopra e parla alla folla con parole che prospettano il perdono per chiunque se ne vada presto a casa. A un certo punto il capitano viene colpito in fronte da una pietra. Inizia poi l assalto. Renzo arriva davanti al forno delle grucce quando ormai la folla è diradata. Può vedere «le mura scalcinate e ammaccate da sassi, da mattoni, le finestre sgangherate, diroccata la porta . Queste sono le riflessioni del giovane montanaro: «Questa poi non è una bella cosa, [ ] se concian così tutti i forni, dove voglion fare il pane? Ne pozzi? . A casa del vicario di provvisione A un certo punto si diffonde la voce che vicino a Cordusio si sta dando l assalto a un forno. La folla si dirige in quella direzione. Qualcuno mette in circolazione la voce che l abitazione del vicario di provvisione, considerato colpevole della mancanza di pane, sia proprio da quelle parti. Inizia la ricerca della casa: il vicario deve pagare tutte le sue responsabilità.