L assalto alla casa del vicario Capitolo XIII 381 di nuovo catturato, quindi ricoverato nella bottega di un vinattiere sull angolo tra via Case Rotte e piazza della Scala, lì rinvenuto e ucciso, dopo lungo strazio. Il cadavere è trascinato fino alla corsia del Broletto, dove aveva sede il palazzo civico. (dall articolo di Giulio Carnazzi intitolato «Alla casa del Prina . Aprile 1814, da Manzoni alla rilettura di Rovani) Manzoni, che abitava già da un anno in via Morone n. 1171 a Milano, assistette all orribile assassinio dalle finestre di casa sua. Più tardi trasse spunto dall episodio per descrivere l assalto alla casa del vi- cario di provvisione che si verifica quando si sparge la voce che è iniziato l assedio a un altro forno presso Cordusio. La folla decide di indirizzarsi là. Incerto all inizio se ritornare al convento da padre Bonaventura o «andare a vedere anche quest altra , Renzo viene sopraffatto alla fine dalla curiosità. FACCIAMO IL PUNTO 1 Che cosa accade a Milano nel 1814? Perché i Francesi abbandonano Milano? 2 A quale assassinio assiste Manzoni? In quale episodio lo scrittore prende spunto da quella tragica vicenda? 3 Da quanto tempo Manzoni abita a Milano? In quale via? il fascino delle parole La folla e i suoi sinonimi nei Promessi sposi Tra le tante parole che Manzoni utilizza per indicare la folla riportiamo l etimo e il significato solo di alcune. Folla. Il termine, che deriva dal verbo follare ( pestare, comprimere il panno per renderlo più consistente), indica una moltitudine di persone radunatasi in un luogo. Masnada. Nel Medioevo indicava il gruppo dei servitori di un signore, ma anche una schiera armata o una schiera di persone (in questa accezione compare per esempio nella Commedia dantesca). Nel tempo il senso dispregiativo ha prevalso sull uso più generico della parola, tanto che oggi il termine designa per lo più un gruppo di persone che si comporta in modo violento o disonesto. Tumulto. Manifestazione di un gruppo di persone che protesta con clamore, violenza e disordine per conseguire determinati obiettivi (dal latino tumultus). Turba. Gruppo disordinato di persone (dal latino turba). Marmaglia. Quantità di persone raggruppate in modo disordinato, mossa da intenti violenti, turbolenti, chiassosi (dal francese marmaille con la radice marm- che indica il borbottare ). Ciurma. In principio indicava i rematori della galea, poi un gruppo di persone ostile e spregevole (dal genovese antico ciusma). Accozzaglia. Deriva dal verbo accozzare (a sua volta da cozzo , ovvero colpo, scontro ) e indica una turba confusa di persone spregevoli, o massa discordante di cose.