Il castello dell Innominato e il rapimento di Lucia Capitolo XX 527 ALLENARSI ALLA PRIMA PROVA tipologia a ANALISI DEL TESTO Leggi il brano tratto dal Capitolo XX e rispondi alle domande. «Chi potrà ora descrivere il terrore, l angoscia di costei, esprimere ciò che passava nel suo animo? Spalancava gli occhi spaventati, per ansietà di conoscere la sua orribile situazione, e li richiudeva subito, per il ribrezzo e per il terrore di que visacci: si storceva, ma era tenuta da tutte le parti: raccoglieva tutte le sue forze, e dava delle stratte, per buttarsi verso lo sportello; ma due braccia nerborute la tenevano come conficcata nel fondo della carrozza; quattro altre manacce ve l appuntellavano. Ogni volta che aprisse la bocca per cacciare un urlo, il fazzoletto veniva a soffogarglielo in gola. Intanto tre bocche d inferno, con la voce più umana che sapessero formare, andavan ripetendo: zitta, zitta, non abbiate paura, non voIllustrazione di Francesco Gonin tratta dalla prima edizione gliamo farvi male. Dopo qualche momento d u- del romanzo. na lotta così angosciosa, parve che s acquietasse; allentò le braccia, lasciò cader la testa all indietro, alzò a stento le palpebre, tenendo l occhio immobile; e quegli orridi visacci che le stavan davanti le parvero confondersi e ondeggiare insieme in un mescuglio mostruoso: le fuggì il colore dal viso; un sudor freddo glielo coprì; s abbandonò, e svenne. Su, su, coraggio, diceva il Nibbio. Coraggio, coraggio, ripetevan gli altri due birboni; ma lo smarrimento d ogni senso preservava in quel momento Lucia dal sentire i conforti di quelle orribili voci. Diavolo! par morta, disse uno di coloro: se fosse morta davvero? Oh! morta! disse l altro: è uno di quegli svenimenti che vengono alle donne. Io so che, quando ho voluto mandare all altro mondo qualcheduno, uomo o donna che fosse, c è voluto altro. Via! disse il Nibbio: attenti al vostro dovere, e non andate a cercar altro. Tirate fuori dalla cassetta i tromboni, e teneteli pronti; che in questo bosco dove s entra ora, c è sempre de birboni annidati. Non così in mano, diavolo! riponeteli dietro le spalle, stesi: non vedete che costei è un pulcin bagnato che basisce per nulla? Se vede armi, è capace di morir davvero. E quando sarà rinvenuta, badate bene di non farle paura; non la toccate, se non vi fo segno; a tenerla basto io. E zitti: lasciate parlare a me. Intanto la carrozza, andando sempre di corsa, s era inoltrata nel bosco. Dopo qualche tempo, la povera Lucia cominciò a risentirsi, come da un sonno profondo e affannoso, e aprì gli occhi. Penò alquanto a distinguere gli spaventosi oggetti che la circondavano, a raccogliere