542 Capitolo XXI L incontro con Lucia e la notte dell Innominato Analisi e commento L incontro dell Innominato con Lucia Nel Capitolo XXI prosegue il racconto della storia dell Innominato. Si descrivono in particolare il momento dell arrivo di Lucia al castello e la notte che segue all incontro dell Innominato con la giovane, quando quell appaltatore di delitti medita il suicidio. Si è detto nell analisi al capitolo precedente che la conversione dell Innominato può essere divisa in tappe. La quarta tappa consiste nell incontro con Lucia, «aspettata dall Innominato, con un inquietudine, con una sospensione d animo insolita . Quell uomo sente dinanzi al suo arrivo un ribrezzo, quasi un terrore, tanto che vorrebbe ordinare ai bravi di farla condurre subito al palazzo di don Rodrigo. «Ma un no imperioso risuona «nella sua mente . la stessa voce della coscienza che da giorni sta riprendendo a farsi sentire. Il cambiamento è già in atto. L Innominato sta sprofondando verso il fondo del baratro, non c è più alcun fondamento che lo sorregga. Quando arriva al castello, Lucia viene accolta da una vecchia. Già solo alla voce di una donna la giovane sembra riprendersi, chiede dove si trovi, implora che venga liberata «in nome di Maria Vergine ! . La vecchia, chiamata qui «sciagurata , a quelle parole sente come «la rimembranza della luce, in un vecchione accecato da bambino . Ad ogni uomo è concessa la possibilità della redenzione, anche a questa donna così lontana dal bene da tanto tempo. Il Nibbio stesso ha provato compassione per Lucia. L Innominato nutre lo stesso sentimento, vuole rincuorarla, farle forza. Le parole di Lucia salveranno la vita a quell uomo. Dapprima Lucia pone una serie di domande all Innominato: «E perché [ ] perché mi fa patire le pene dell inferno? Cosa le ho fatto io? [ ] M hanno presa a tradimento, per forza! perché? perché m hanno presa? . Poi, la ragazza mostra tutta la sua for- za fondata su Colui che non può venire meno: «In nome di Dio . Quello stesso Dio che gli parla dal fondo della sua coscienza ora è il difensore della povera giovane e provoca nell Innominato una reazione irruenta: «Dio, Dio, [ ] sempre Dio: coloro che non possono difendersi da sé, che non hanno la forza, sempre han questo Dio da mettere in campo, come se gli avessero parlato. Cosa pretendete con codesta vostra parola? Di farmi ? . L Innominato è come se si sentisse svelato il segreto del suo tormento che non lo fa dormire, quel nome di Dio che fa percepire la sua voce nel buio della notte e nel silenzio della coscienza. Allora, Lucia pronuncia una frase che si stamperà nella mente dell Innominato e che egli ricorderà poco più tardi, nella notte in cui mediterà il suicidio: «Dio perdona tante cose, per un opera di misericordia! . La quinta tappa della conversione è la notte in cui l Innominato medita il suicidio. Nelle stesse ore Lucia viene accompagnata in uno dei luoghi più ospitali del castello. Non è sola, ma con la vecchia a cui l Innominato ha assegnato il compito di darle conforto. L anziana donna, che prova in realtà fastidio per le cure che il signore rivolge alla giovane, si palesa bramosa solo di soddisfare i bisogni primari (fame e sonno), ben distante dalle preoccupazioni che vive Lucia e mossa dal solo intento di obbedire ai comandi del padrone, priva di ogni parvenza di umanità. La notte di Lucia e il voto Lucia si rifiuta di mangiare, non può prender sonno, immersa in tutti quei pensieri che la torbida giornata le ha suscitato. Sembra quasi cadere nel dormiveglia quando riprende totalmente coscienza e vede «un chiarore fioco apparire e sparire a vicenda , «il lucignolo della lucerna [ ] vicino a spegnersi . L immagine è forte e simbolica, la speranza sta quasi morendo, tanto che la ragazza desidera morire. Anche l Innominato, lì vicino, in un altro luogo del castello, arriva agli stessi pensieri. Lucia ha, però, un riferimento affettivo sconosciuto all Innominato che vive della sua grandezza e della superiorità che esercita sugli altri tiranni e sui suoi