548 Capitolo XXI L incontro con Lucia e la notte dell Innominato ALTRE PAGINE ALTRI PERCORSI La conversione in letteratura Il tema della conversione è centrale in tutte le opere manzoniane, dalle tragedie (Adelchi, Il conte di Carmagnola) alle odi (Il cinque maggio) fino al romanzo. In tutta la letteratura grandi scrittori hanno dato spazio al cambiamento radicale di condotta che scaturisce dalla conversione: ci soffermeremo in particolare sui Pensieri (1670) del filosofo francese Blaise Pascal (1623-1662), sul Miguel Ma ara (1912) dell autore lituano Oscar Milosz (1877-1939) e su La giornata di uno scrutatore (1963) del romanziere italiano Italo Calvino (1923-1985). I Pensieri di Pascal Manzoni conosce bene i Pensieri del filosofo francese Blaise Pascal che si rivolge ai razionalisti che non credono e che tendono ad applicare la propria misura a Dio, che è infinito e non misurabile. Avvalendosi di un fine ragionamento, con lo scopo di interloquire con il pubblico prescelto, Pascal presenta la celebre «scommessa sull esistenza di Dio. Scrive: «Niente è così importante per l uomo quanto il suo stato; niente gli è tanto temibile quanto l eternità. E quindi non è affatto naturale che si trovino degli uomini indifferenti alla perdita del loro essere e al pericolo d una eternità di miserie . Eppure, i più rimangono indifferenti rispetto al problema dell eternità, taluni addirittura si compiacciono nell affermare che nulla sopravvive alla morte. La maggior parte degli uomini teme anche le cose più insignificanti, non dorme per la paura di perdere dei beni, ma non si preoccupa per l eternità. Si gioca una partita in cui è necessario puntare, testa o croce, l eternità o il nulla. Se l uomo scommette sull esistenza di Dio, può guadagnare Augustin Pajou, scultura raffigurante Pascal che studia la cicloide: ai suoi piedi le pagine sparse dei Pensieri, a destra il libro aperto delle Lettere provinciali, 1785, Parigi, Musée du Louvre. «un infinità di vita infinitamente beata . Pascal vuole difendere la ragione e mostrare la ragionevolezza della scommessa. Ciascun giocatore scommette, infatti, un bene finito per un guadagno finito senza «peccare contro la ragione . Ebbene, in questo caso, però, il guadagno è addirittura infinito. A chi volesse controbattere che nella scommessa dei non credenti non c è libertà, Pascal replica che la loro ragione riconosce la bontà della fede, sono, invece, le passioni a contrapporvisi. Bisogna, quindi, diminuire quelle passioni che allontanano. Pascal è ben cosciente che la fede non nasce da un
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