Il cardinale Federigo Borromeo Capitolo XXII 571 ALTRE PAGINE ALTRI PERCORSI Pagine agiografiche L agiografia dei primi cristiani Il martire è il testimone (questo significa la parola greca) del messaggio di salvezza, della morte e della resurrezione di Cristo. Martiri sono quanti, nei secoli, hanno testimoniato l amore nella vita e nelle opere prima ancora che con la predicazione. Il martirio (cioè testimonianza) fu spesso accolto fino al sacrificio della morte, fin dai primi secoli dell era cristiana quando era proibito professare pubblicamente la fede in Cristo. Nel III secolo Tertulliano scriveva che il sangue dei martiri cristiani uccisi era seme: ciò significava che la testimonianza dei fedeli fino alla morte era segno per molti dell autenticità della loro professione di fede. Negli Atti di santa Felicita e Perpetua Felicita viene accusata di essere cristiana sotto l imperatore Settimio Severo e le viene chiesto di ripudiare la propria fede. Anche il padre le mostra il figlio appena nato e le chiede l apostasia. Felicita rimane, però, fedele a Cristo. Il 7 marzo del 203 viene condannata a morire nel circo, assieme ad altri cristiani, colpevoli di aver professato la loro fede in Cristo. La morte non è l ultima parola. Una nuova vita si apre già su questa Terra e, poi, nell aldilà per quanti credono in Cristo. Per questo il santo è celebrato nella tradizione cristiana nel suo dies natalis, il giorno della morte terrena e della nascita alla nuova vita in Cielo. L agiografia medioevale L uomo medioevale ha chiara la consapevolezza di essere peccatore e di aspettare la propria salvezza da Dio, quel Dio che si è incarnato in Cristo e a cui noi siamo guidati attraverso la compagnia della Chiesa. Tutta la storia dell umanità ci presenta l occasione di vedere all opera i santi, uomini dall umanità cambiata dall incontro con Cristo. Nel Medioevo, però, la novità assoluta è che queste figure sono percepite dalla sensibilità popolare e dalla cultura dominante come figure ideali, cui improntare la propria vita. Chiunque è chiamato alla santità e al compimento. La santità è la strada per ogni uomo, non solo di quei personaggi strani e leggendari come noi spesso consideriamo i santi. Di questo è ben cosciente l uomo medioevale, che vede nel santo l ideale di compimento dell umano. Questo spiega il motivo per cui il genere agiografico è il più diffuso nel Medioevo. Le storie su san Francesco Morto nel 1226, san Francesco venne canonizzato solo due anni più tardi. Il santo d Assisi non fu soltanto colui che avviò la letteratura italiana con le Laudes creaturarum o Cantico delle creature (1224), ma divenne anche protagonista di molte opere (narrative o saggistiche). Fin da subito nacque una fiorente letteratura sul santo: si prenderanno qui in considerazione gli scritti agiografici del Duecento e del Trecento e le opere contempo- G. Mazzoni, San Francesco in estasi, XVIII secolo, chiesa di San Francesco d Assisi, Ferrara.