L incontro dell Innominato con il cardinale Federigo Borromeo Capitolo XXIII 595 ALTRE PAGINE ALTRI PERCORSI L abbraccio in letteratura Nella storia letteraria, da sempre, l abbraccio ha ricoperto un ruolo fondamentale nei momenti di incontro con le persone care, sia nell al di qua che nell aldilà. Proponiamo, di seguito, la rilettura di episodi in cui: i figli rivedono i loro genitori nell Oltremondo (Ulisse che riabbraccia la madre Anticlea, Enea che ritrova il padre Anchise); Dante rivede l amico Casella nel Purgatorio; Tancredi si scontra in duello con l amata Clorinda e la abbraccia, pur non conoscendo la sua identità. Nelle quattro vicende la descrizione dell abbraccio riveste un ruolo patetico, drammatico e sentimentale di primo piano. L abbraccio tra Ulisse e la madre Anticlea nell Odissea Nel libro XI dell Odissea l eroe Ulisse (Odisseo) con un rito propiziatorio rievoca i defunti. Il sangue delle bestie sacrificali viene fatto scorrere su una fossa, dove si affollano le anime di giovani donne e ragazzi e vecchi che molto soffrirono, fanciulle tenere, dal cuore nuovo al dolore; e molti, squarciati dall aste punta di bronzo, guerrieri uccisi in battaglia, con l armi sporche di sangue. Il lugubre spettacolo presenta all eroe omerico una moltitudine di anime esangui, che recuperano per poco vitalità e parlano solo dopo aver bevuto del sangue nero sacrificato. Non c è distinzione tra ani- me beate e anime dannate, tra quanti operarono o morirono per la patria e chi commise azioni delittuose. I morti sono tutti nell Erebo come ombre impalpabili, vacuo riflesso di ciò che furono in vita, senza più, però, la speranza di vivere. Una cupa tristezza e una profonda nostalgia dominano i defunti. Alla madre di Ulisse, Anticlea, è lasciata la descrizione più espressiva di cosa siano la morte e la condizione delle anime: Questa è la sorte degli uomini, quando uno muore: i nervi non reggono più l ossa e la carne, ma la forza gagliarda del fuoco fiammante li annienta, dopo che l ossa bianche ha lasciato la vita; e l anima, come un sogno fuggendone, vaga volando. Alla vista della madre Ulisse cerca di abbracciarla, per tre volte. Così racconta: E mi slanciai tre volte, il cuore mi obbligava ad abbracciarla: tre volte dalle mie mani, all ombra simile o al sogno, volò via. [ ] L incontro di Enea e Anchise nei Campi Elisi Il libro VI dell Eneide racconta la più nota delle catabasi (discese agli Inferi) della letteratura latina, quella di Enea nell Ade per incontrare il padre Anchise, da poco morto, e conoscere da lui il destino del popolo troiano: Non appena vede venirgli incontro sul prato Enea, Anchise trepidante gli tende le mani, le guance irrorate di lacrime, e la voce gli erompe di bocca: Così, sei arrivato? La pietà su cui tanto contava tuo padre ha vinto il duro cammino? [ ]