770 Capitolo XXXII Il dilagare della peste e gli untori L INDAGINE Il processo agli untori e la Storia della colonna infame La credenza negli untori Già sul finire del Capitolo XXXI dei Promessi sposi sono riportati diversi racconti sull origine della credenza relativa agli untori. Il primo di cui parlano il medico Tadino e lo storico Ripamonti (risalente addirittura al 1629) riferisce di quattro francesi «ricercati come sospetti di spargere unguenti velenosi . Manzoni riporta un dispaccio sottoscritto addirittura dal re Filippo IV con l obiettivo di mettere in cattiva luce i Francesi in Lombardia. Recenti studi hanno dimostrato che tale dispaccio non è mai esistito, nato dalle dicerie popolari in seguito all arresto di due frati francesi (febbraio 1629). Il secondo episodio racconta di persone che spargevano unguento su un assito che divideva gli spazi per uomini e donne nel Duomo di Milano la sera del 17 maggio 1630. Il presidente della sanità, accorso per verificare i sospetti, non trovò nulla che li confermasse. Terza circostanza è la vista di porte e muraglie imbrattate, «intrise di non so che sudicerìa . Lo storico Ripamonti, che non crede alla superstizione degli untori, afferma però di aver visto con i suoi stessi occhi «quell impiastramento : Queste macchie erano sparse e sgocciolanti in diversi modi, come se qualcuno avesse imbevuta una spugna di marcia, appiccicandola alle mura. Anche le porte delle casi e gli usci si spargevano qua e là bruttate. Funesto delitto di recente commesso quasi per insultare il popolo, e che io pure andai a vedere. Probabilmente ci furono persone che cercarono di diffondere il terrore e ciò accrebbe dicerie e superstizioni sugli untori.