Il dilagare della peste e gli untori Capitolo XXXII 775 MANZONI MAESTRO DI RETORICA Manzoni storiografo La storiografia è una disciplina che ha il fine di descrivere, raccontare e interpretare i fatti della storia. Esiste una netta distinzione tra la storiografia antica, che gravita ancora nell ambito della letteratura e può essere considerata un vero e proprio genere letterario, e quella contemporanea, che nasce da una prospettiva e un metodo più scientifico che aspira a ricostruire con imparzialità e razionalità solo l oggettività e la veridicità dei fatti. La storiografia antica La storiografia antica, nata in Grecia (Erodoto, Tucidide, Polibio ecc.) e diffusasi più tardi a Roma (Sallustio, Cesare, Livio, Tacito ecc.), tende a ricostruire i fatti selezionandoli, distinguendo quelli fondamentali da quelli secondari, le cause principali da quelle di minore importanza. Lo scrupolo della ricostruzione obiettiva, spesso presentata dagli scrittori nei proemi (si pensi agli Annales di Tacito), non impedisce l utilizzo di discorsi quasi sempre inventati dei personaggi e l avvalersi di uno stile ricercato, letterario, retorico. Cicerone considera l opera storiografica come opus oratorium maxime ovvero opera essenzialmente di eloquenza . Le fonti sono spesso quelle dirette, provenienti dalle testimonianze di persone che hanno assistito (in greco autopsia ovvero vedere con i propri occhi ). Il taglio è prosopografico, ossia è incentrato sui personaggi principali, che si muovono sul palcoscenico teatrale del mondo (greco, romano ecc.) come attori interpreti del copione della storia. Non vengono, invece, considerate le condizioni economiche, sociali della maggior parte del popolo, che non è di solito oggetto del racconto storico. Le finalità della storiografia sono quasi sempre moralistiche: l intento è quello di insegnare, mostrando le differenze tra il mondo antico e quello contemporaneo, sottolineando il degrado dei costumi, comunicando come non incorrere in errori già commessi in passato ecc. (si vedano per esempio i proemi della celebre monografia sallustiana De Catilinae coniuratione). La storiografia medioevale La storiografia medioevale è figlia di quella antica, ne conserva ancora molte caratteristiche. Tende, però, a rileggere gli eventi e le vicende alla luce del cristianesimo. Non considera più la storia ciclica e ripetitiva, ma lineare: l evento della creazione ha dato avvio al mondo; all interno della storia universale esiste la storia della salvezza che ha il suo fulcro nell incarnazione di Cristo; le vicende storiche si concluderanno con il ritorno di Cristo (parusia) e il giudizio universale. La storiografia moderna La storiografia moderna nasce con Francesco Guicciardini (1483-1540), autore della Storia d Italia (pubblicata postuma nel 1561) che ricostruisce le vicende dal 1492 al 1534, avvalendosi delle testimonianze orali dei protagonisti dei fatti e della documentazione scritta consultabile negli archivi. Il metodo adottato è la scrupolosa ricostruzione degli avvenimenti attraverso il vaglio attento delle fonti. Il fine è la veridicità e l attendibilità di tutto quanto è raccontato. Manzoni storico Tre secoli più tardi, Manzoni mostra un particolare interesse per lo studio della storia e per la ricostruzione attendibile dell ambientazione delle tragedie (Il conte di Carmagnola, Adelchi) e dei Promessi sposi. Come storico Manzoni compone tre saggi, in particolare: il Discorso sopra alcuni punti della storia longobardica in Italia (1822), la Storia della colonna infame (1842), La Rivoluzione francese del 1789 e la Rivoluzione italiana del 1859: saggio comparativo (pubblicato postumo nel 1889).