Don Abbondio e i bravi Capitolo I 81 Che cosa sono le gride? Con il termine gride Manzoni si riferiva alle disposizioni di legge che erano divulgate ad alta voce dai banditori del Broletto a Milano (secondo una consuetudine presente già nel Medioevo) e che venivano raccolte nei gridari relativi al governatore di Milano che le aveva emanate. Valevoli fino al termine del mandato del governatore, dovevano essere confermate dal successore perché continuassero ad avere vigore. In pagine dedicate alla figura dell Innominato, non presenti ne I promessi sposi, ma pubblicate nel saggio Quell innominato (edito da Sellerio nel 1987), Manzoni riflette sul fatto che spesso le gride promettevano l impunità, un premio in denaro e la liberazione di malfattori a chi avesse consegnato importanti ricercati. Le gride chiamate d impunità avevano un loro nome proprio per il fatto che erano molto frequenti. L intento era [ ] d indurre i rei medesimi a farsi ministri di giustizia, e di seminare la diffidenza fra loro. Perduta la speranza e abbandonata la pretensione di ottener l effetto intero degli editti, si voleva almeno, col sagrifizio d una porzione del pubblico esempio, assicurarne un altra, e la più importante. Queste gride non si avvalevano di certo di mezzi morali, né tantomeno favorivano il raggiungimento dell obiettivo. Infatti, i furfanti ricercati tendevano a circondarsi di quei violenti a cui le gride non promettevano impunità: si creavano così coalizioni di nemici della giustizia. Se fosse stata promessa l impunità a fasce più ampie di colpevoli, si sarebbe persa la speranza di punire almeno i colpevoli dei delitti atroci. Come fece Manzoni a recuperare le gride del Seicento? Per quale ragione La copertina del libro Quell innominato di Alessandro Manzoni, Sellerio Editore, Palermo 1987.