Al lazzaretto Renzo incontra fra Cristoforo e don Rodrigo morente Capitolo XXXV 851 DAL FERMO E LUCIA AI PROMESSI SPOSI La morte di don Rodrigo nel Fermo e Lucia Nel Fermo e Lucia la morte di don Rodrigo è descritta nell ultimo capitolo (il IX) del IV tomo, proprio alla fine di tutta l avventura, poco prima che Fermo e Lucia tornino al paese natio e che vengano celebrate le nozze. Il racconto dell incontro con don Rodrigo è profondamente differente da quello dei Promessi sposi. Nel Fermo e Lucia i due fidanzati sono insieme, in compagnia di fra Cristoforo, e camminano nel lazzaretto, quando riconoscono quel prepotente causa di tante sventure in un volto sfigurato e inquieto. Nei Promessi sposi Renzo è in compagnia di fra Cristoforo che lo porta nel luogo dove si trova don Rodrigo già in agonia. La reazione di Renzo è stizzita e piena di rancore; sarà fra Cristoforo a far riflettere il giovane sulla misericordia di Dio; così i due pregheranno per il morente già in agonia. Nel brano che leggiamo ora Lucia prova paura alla vista di don Rodrigo, mentre Fermo e il frate nutrono fin da subito un sentimento di compassione: Ritto sul mezzo dell uscio, stava un uomo smorto, rabbuffato i capegli e la barba, scalzo, nudo le gambe, le braccia, il petto, e nel resto mal coperto di avanzi di biancheria pendenti qua e là a brani e a filaccica; stava con la bocca semi-aperta, guatando le persone raccolte nella capanna, con certi occhi, nei quali si dipingeva ad un punto l attenzione e la disensatezza; dal volto traspariva un misto di furore e di paura, e in tutta la persona una attitudine di curiosità e di sospetto, uno stare inquieto, una disposizione a levarsi, non si sarebbe saputo se per fuggire, o per inseguire. Ma in quello sfiguramento Lucia aveva tosto riconosciuto Don Rodrigo, e tosto lo riconob- bero gli altri due. Quell infelice da una capanna, posta lungo il viale, nella quale era stato gittato, e dove era rimasto tutti quei giorni languente e fuor di sé, aveva veduto passarsi davanti, Fermo, e poi il Padre Cristoforo; senza esser veduto da loro. Quella comparsa aveva suscitato nella sua mente sconvolta l antico furore, e il desiderio della vendetta covato per tanto tempo, e insieme un certo spavento, e con questo ancora una smania di accertarsi, di afferrare distintamente con la vista quelle immagini odiose che le erano come sfumate dinanzi. In una tal confusione di passioni, o piuttosto in un tale delirio s era egli alzato dal suo miserabile strame, e aveva tenuto dietro da lontano a quei due. Ma quando essi uscendo dalla via s internarono nelle capanne, il frenetico non aveva ben saputa ritenere la traccia loro, né discernere il punto preciso per cui essi erano entrati in quel labirinto. Entratovi anch egli da un altro punto poco distante, non vedendo più quegli che cercava, ma dominato tuttavia dalla stessa fantasia, era andato a guardare di capanna in capanna, tanto che s era trovato a quella in cui mettendo il capo su la porta aveva rivedute in iscorcio quelle figure. Quivi ristando stupidamente intento, udì quella voce ben conosciuta che nel suo castello aveva intuonata al suo orecchio una predica, troncata allora da lui con rabbia e con disprezzo, ma che aveva però lasciata nel suo animo una impressione che s era risvegliata nel tristo sogno precursore della malattia. Quella voce lo teneva immobile a quel modo che altre volte si credeva che le biscie stessero all incanto; quando Lucia s accorse di lui. Dopo la sorpresa il primo sentimento di quella poveretta fu una grande paura; il primo sentimento del Padre Cristoforo e di Fermo: bisogna dirlo a loro onore, fu una grande compassione. Quando il frate e Fermo si fanno incontro a don Rodrigo, questi, recuperate le poche forze rimaste,