872 Capitolo XXXVI Renzo ritrova Lucia al lazzaretto di Milano Analisi e commento La predica di padre Felice Casati Fra Cristoforo saluta Renzo e lo invita a seguire la funzione per i convalescenti pronti a lasciare il lazzaretto. A parlare è padre Felice Casati, alacre cappuccino, responsabile della direzione del lazzaretto. Le sue parole sono edificanti: Diamo un pensiero ai mille e mille che sono usciti di là [che sono morti], [ ] ai mille e mille che rimangon qui, troppo incerti di dove sian per uscire; diamo un occhiata a noi, così pochi, che n usciamo a salvamento. Benedetto il Signore! Benedetto nella giustizia, benedetto nella misericordia! benedetto nella morte, benedetto nella salute! benedetto in questa scelta che ha voluto far di noi! Padre Casati esorta tutti a riflettere sul dono della vita, proveniente da Dio, da impiegarsi nelle opere che possano rendere gloria a Lui. Renzo spera di trovare tra i guariti la sua Lucia, ma la speranza è delusa. Rimane solo la possibilità di ritrovare la giovane tra gli ammalati del lazzaretto. Per muoversi senza ostacoli il giovane indossa un campanello, trovato per terra, fingendosi un addetto alla sanità. Presto, però, si rende conto che il campanello è per lui un ostacolo alla ricerca di Lucia e cerca così di liberarsene. Renzo ritrova Lucia Ecco il momento dell incontro insperato con l amata, dopo venti mesi: per far quell operazione senz essere osservato, andò a mettersi in un piccolo spazio tra due capanne che si voltavan, per dir così, la schiena. Si china per levarsi il campanello, e [ ] gli vien da quella all orecchio una voce Oh cielo! è possibile? Tutta la sua anima è in quell orecchio: la respirazione è sospesa Sì! sì! è quella voce! Il momento del riconoscimento è descritto con grande pathos narrativo e con profondo realismo psicologico. Renzo non si mette a urlare, non certo per paura di farsi sentire, ma perché non ha fiato in gola. In un primo momento gli vengono meno le ginocchia, gli si appanna la vista. Subito dopo, però, riprende le forze, ancor più vigoroso di prima. Con tre salti arriva sull uscio della capanna: la vide levata, chinata sopra un lettuccio. Si volta essa al rumore; guarda, crede di travedere, di sognare; guarda più attenta, e grida: «oh Signor benedetto! Renzo replica con parole di entusiasmo e di gratitudine: «Lucia! v ho trovata! vi trovo! siete proprio voi! siete viva! . Subito la gioia per l incontro si tramuta in preoccupazione per i due giovani: Lucia, ormai rassegnata a non sposare Renzo, avrebbe desiderato di non rincontrarlo per non riaprire in lei la ferita di quell amore impossibile; Renzo si riaccende, infastidito per quella promessa alla Madonna che l amata ha fatto a suo danno e di cui è venuto a conoscenza da una lettera che Agnese gli ha fatto recapitare (si veda il Capitolo XXVII): Parlo da buon cristiano; e della Madonna penso meglio io che voi; perché credo che non vuol promesse in danno del prossimo. Se la Madonna avesse parlato, oh, allora! Ma cos è stato? una vostra idea. Sapete cosa dovete promettere alla Madonna? Promettetele che la prima figlia che avremo, le metteremo nome Maria. Di fronte alla volontà della giovane di rispettare il voto, Renzo protesta affermando che Lucia si è prima promessa a lui. Il dialogo è lungo e si conclu-