875 UNA PAUSA DI RIFLESSIONE CAPITOLI XXXI-XXXVI Il quarto pilastro: la peste Il romanzo può essere suddiviso in sei parti: un PROLOGO (I-VIII) e un EPILOGO (XXXVII-XXXVIII) che rispettivamente aprono e chiudono il corpo del romanzo retto da quattro pilastri fondamentali ovvero la MONACA DI MONZA (IX-X), la CARESTIA (XI-XVIII), l INNOMINATO (XIX-XXX), la PESTE (XXXI-XXXVI). Manzoni alterna i due pilastri delle figure storiche con i due pilastri costituiti da eventi importanti dell e poca. I Capitoli XXXI e XXXII sono, in gran parte, una digressione storica, supportata dalle fonti, sulla diffusione del contagio nel nord Italia, indispensabile per conoscere il contesto che Renzo trova a Milano durante la sua seconda discesa in città. Il narratore sospende momentaneamente la narrazione delle vicende dei due protagonisti, in attesa di raccontare il loro incontro dopo un anno e mezzo in cui sono stati distanti. La peste si propaga in Italia a causa dei Lanzichenecchi. I primi casi si verificano nel Lecchese, ma ben presto sono segnalate morti sospette anche nel Milanese. In ritardo, il tribunale della sanità prende provvedimenti: fa bruciare gli oggetti dei malati e isola gli appestati nel lazzaretto che è affidato alla gestione dei frati cappuccini sotto la guida di padre Felice Casati. Intanto, si rafforza sempre più la convinzione cha la peste sia diffusa dagli untori (Capitolo XXXI). Il contagio ribalta l ordine e le consuetudini comuni con effetti stravolgenti sul piano morale, religioso, civile e sociale. Gli ecclesiastici si dedicano a opere di carità e di solidarietà nei confronti dei contagiati, spesso offrendo la loro vita per gli ammalati (Capitolo XXXII). Nel Capitolo XXXIII il narratore torna a raccontare le vicende dei personaggi aggiornandoci sui morti e sui sopravvissuti al contagio: don Rodrigo, il conte Attilio, il Griso contraggono la malattia e muoiono; don Abbondio e Tonio si ammalano, ma guariscono, anche se appaiono fortemente indeboliti a causa del morbo; Perpetua non sopravvive alla peste, come molti altri compaesani di Renzo. Il giovane protagonista, che è guarito e ha trascorso la convalescenza nella Bergamasca, ora che è immune al contagio, dopo
UNA PAUSA DI RIFLESSIONE. Il quarto pilastro: la peste