923 GLOSSARIO DI NARRATOLOGIA Agente (o agency): capacità di un personaggio di compiere azioni. Agnizione: riconoscimento dell effettiva identità di un personaggio presentato sotto altra veste. Indica quindi anche il passaggio dall ignoranza alla conoscenza della sua vera natura. Aiutante: colui che collabora con il protagonista (v.) o l antagonista (v.) nei loro obiettivi. Anacronia: disaccordo tra l ordine temporale dei fatti così come vengono narrati (v. intreccio) e quello in cui essi si sono realmente svolti (v. fabula). Le due forme più usate di anacronia sono l analessi (v.) e la prolessi (v.). Analessi (o flashback): narrazione a posteriori, di fatti avvenuti precedentemente. Può essere interna (narrazione di un fatto passato, ma interno al tempo della storia), esterna (narrazione di un fatto passato ed esterno al tempo della storia), mista (il fatto ha avuto inizio prima del tempo del racconto e continua durante il racconto). Analisi: rallentamento del tempo narrativo rispetto al tempo reale che consente, ad esempio, di registrare le riflessioni o le emozioni di un personaggio. Annodamento: momento del racconto in cui inizia il conflitto e la tensione narrativa. Antagonista: personaggio che frappone ostacoli alla realizzazione dei piani del protagonista (v.). Asse paradigmatico: repertorio di termini, simili per significato (v.), ma diversi per significante (v.), tra i quali l autore sceglie le parole più adatte ad esprimersi. Asse sintagmatico: disposizione sintattica degli elementi linguistici che danno luogo ad un enunciato. Autore implicito: l immagine dell autore reale (v.) che il lettore si crea sulla base della lettura del testo. Autore reale: lo scrittore che ha redatto il testo. Azione complicante: è l elemento del reticolo narrativo (v.) che enuncia un sovvertimento dell equilibrio iniziale. Azione trasformatrice: azione che fa passare dalla situazione iniziale (spesso negativa) alla situazione finale (spesso positiva). Carattere: insieme delle qualità fisiche e psicologiche che definiscono un personaggio (v.) Chiusura del testo: modo di concludere un racconto che soddisfa le attese e le domande che esso ha suscitato. Climax: procedimento narrativo con il quale la tensione o suspense (v.) sale fino ad arrivare al culmine. Comparsa: personaggio il cui ruolo è irrilevante nello sviluppo dell azione. Complicazioni: situazioni che possono accentuare o rallentare la tensione narrativa. Connotazione: esprime la potenzialità semantica di una parola o di una frase, che può assumere, nel testo, un significato specifico spesso avulso dalla accezione usuale. Cornice: parte del testo, per lo più iniziale, che racchiude una narrazione di II grado (v. narrazione, livelli della). Costruzione del personaggio: evoluzione nel corso della narrazione dei tratti caratteristici di un personaggio. Cronotopo: dimensione spaziale e temporale del discorso narrativo (v.). Digressione: elemento non essenziale per la ricostruzione della fabula (v.), ma che arricchisce l intreccio (v.). Discorso diretto: opinioni espresse da un personaggio in prima persona, senza la mediazione di un narratore. Discorso indiretto legato: opinioni espresse da un personaggio riprodotte attraverso la mediazione di un narratore, introdotte da verbi dichiarativi (disse, pensò ecc.). Discorso indiretto libero: opinioni espresse da un personaggio riprodotte attraverso la mediazione di un narratore, non introdotte da verbi dichiarativi (disse, pensò). Discorso narrativo: l insieme dei mezzi con cui si racconta una storia: la focalizzazione (v.) (chi percepisce?), la voce (v.) (chi parla?), la durata (v.) (quanto tempo richiede per essere raccontato?), la frequenza (v.) (se qualcosa viene detto secondo una modalità singolativa o ripetitiva). Discorso narrativizzato (o raccontato): riassunto anche arbitrario, ad opera del narratore, di discorsi o opinioni di un personaggio. Durata (o velocità): rapporto tra il tempo della finzione narrativa e il tempo reale. Usa espedienti che accelerano o rallentano il ritmo della storia, riassumendo brevemente ampi archi cronologici o esponendo in modo prolisso episodi durati solo pochi istanti. Ellissi: fenomeno di durata (v.) per effetto del quale il tempo del racconto (v.) è fermo o molto lento, mentre il tempo della storia (v.) avanza molto velocemente. Epilogo (o scioglimento): conclusione dell intreccio. Epitesto: presentazione del testo non fisicamente legata al testo (per es. una recensione). Se l epitesto viene unito al testo, diventa peritesto (v.) o paratesto (v.). Esordio: parte introduttiva di un testo. Esposizione: parte del racconto che fornisce al lettore le informazioni indispensabili alla comprensione di quanto narrato e relative alla situazione che precede l inizio dell azione (spazio e tempo in cui si svolge la vicenda, informazioni sui personaggi ecc). Fabula: successione degli accadimenti di una storia, ordinati in modo cronologico e in rapporto di causa-effetto. Fasci di caratterizzazione: consentono di rilevare i tratti più salienti di un personaggio secondo caratteristiche fisiche, sociali, culturali, psicologiche ecc. Flashback: v. analessi. Flusso di coscienza: esposizione del susseguirsi dei pensieri di un personaggio per libere associazioni di idee, che mette in risalto le sue dinamiche psicologiche. Focalizzazione: adozione di un punto di vista (v.) particolare, determinabile in base alla storia. Si distingue in: focalizzazione zero (il narratore ne sa e quindi ne dice di più del personaggio: il narratore si dice onnisciente );