<i>I Saperi fondamentali di Letteratura latina</i> sono realizzati secondo precisi criteri di aiuto all’apprendimento per studenti e studentesse con esigenze specifiche (BES e DSA) con font ad alta leggibilità. Testi facilitati, mappe e attività in parallelo con le unità presenti nei volumi.

Il contesto storico – L’età giulio-claudia (14-68 dC)  

1. Dopo Augusto  

2. Tiberio  

3. Caligola  

4. Claudio  

5. Nerone  

Il contesto letterario – La letteratura sotto i Giulio-Claudii (14-68 dC)  

1. Il contesto culturale  

2. La produzione letteraria  

3. La prosa  

4. La poesia  

MAPPA DEI GENERI  

L’autore – SENECA  

1. La vita  

2. I Dialoghi  

3. I trattati  

4. Le Epistole a Lucilio  

5. Le tragedie  

6. Apokolokỳntosis  

7. I temi  

8. Lo stile  

INCONTRO CON L’AUTORE Solo il tempo è nostro (Epistole a Lucilio 1)  

Verifica delle conoscenze e mappa dell’autore  

L’autore – LUCANO  

2. Una nuova epica: il Bellum civile  

3. Lo stile  

INCONTRO CON L’AUTORE O tristi fati! (Bellum civile VII, 387-408)  

L’autore – PETRONIO  

2. Il Satyricon  

INCONTRO CON L’AUTORE Un’accesa discussione (Satyricon 57, 1-6)  

Il contesto storico – Dai Flavi all’età aurea (68-117 dC)  

1. L’anno dei quattro imperatori  

2. La dinastia Flavia  

3. Nerva e Traiano  

Il contesto letterario – La letteratura all’apogeo dell’impero (68-117 dC)  

L’autore – STAZIO  

2. Le opere  

INCONTRO CON L’AUTORE Odio contro odio (Tebaide IX, 8-20)  

L’autore – MARZIALE  

2. Il corpus degli epigrammi  

INCONTRO CON L’AUTORE Il falso moralista (Epigrammata I, 24)  

L’autore – QUINTILIANO  

2. Gli scritti di un insegnante  

L’autore – GIOVENALE  

2. Le Satire  

INCONTRO CON L’AUTORE Odio la donna! (Satire II, 6, 457-473)  

L’autore – TACITO  

2. Le opere minori  

3. Le opere maggiori  

4. Lo stile  

INCONTRO CON L’AUTORE L’incendio di Roma (Annales XV, 38)  

Il contesto storico – Splendori e debolezze dell’impero (117-212 dC)  

1. Il massimo splendore dell’impero  

2. Verso la crisi  

3. Tramonto dell’età aurea  

Il contesto letterario – La letteratura in un’età pacificata (117-212 dC)  

3. La letteratura pagana  

4. La letteratura cristiana  

L’autore – APULEIO  

INCONTRO CON L’AUTORE Il dentifricio del filosofo (Apologia, 6-7)  

Il contesto storico – La crisi del III secolo e il dominato (212-313 dC)  

1. L’impero si sfalda  

2. L’anarchia militare  

3. L’impero diviso  

4. Un nuovo inizio  

5. Il dominato  

Il contesto letterario – La letteratura nell’“età dell’angoscia” (212-313 dC)  

L età imperiale DE BREVITATE VITAE Prefetto dell annona Funzionario imperiale preposto alle forniture di grano. La vita è davvero breve come sembra? Nel trattato, Seneca cerca di avvicinare il contenuto morale al linguaggio economico, il più congeniale al ruolo del dedicatario Paolino, prefetto dell annona. Con molte metafore tratte dal campo economico, si offrono vari esempi di attività ridicole in cui gli uomini perdono il bene più prezioso, il tempo, dimostrando che la lunghezza della vita è perciò relativa: il saggio vive un esistenza perfetta e completa in ogni momento, perché non sente il bisogno di nulla. 3. I trattati I trattati si distinguono dai Dialoghi per il carattere tecnico delle trattazioni: essi riguardano infatti la teoria politica, quella economicosociale e la scienza. A livello formale, hanno anch essi un destinatario, ma la figura dell interlocutore fittizio è meno presente e lo stile meno articolato. DE CLEMENTIA Le virtù del princeps Il trattato, composto originariamente da tre libri, di cui rimangono il primo e parte del secondo, è dedicato a Nerone e scritto all inizio del suo regno (54 d.C.). Seneca vi illustra i doveri e le limitazioni impliciti nel suo nuovo ruolo di princeps. L imperatore deve perseguire anzitutto la clemenza, virtù intesa non come disposizione al perdono, bensì come giudizio equanime e rifiuto della crudeltà. DE BENEFICIIS Una descrizione del sistema clientelare romano Con questo trattato in sette libri, scritto probabilmente durante il ritiro (63-64 d.C.), Seneca rappresenta attraverso numerosi exempla una delle strutture portanti della società romana: il sistema clientelare basato su mutui benefici, che Trattato dossografico meteorologico Con questa espressione si intende un testo che affronta diverse teorie in merito alle cause di alcuni fenomeni intralunari, cioè che capitano sulla Terra o fra la Terra e la Luna. 20 formano reti di alleanze, cruciali sul piano politico e sociale. Tema centrale è il beneficio, definito come aiuto principalmente economico. NATURALES QUAESTIONES Un trattato scientifico meteorologico L opera, dedicata all amico Lucilio, è scritta dopo il ritiro ed è probabilmente incompiuta, di certo è giunta fino a noi in stato frammentario. Si tratta di un trattato dossografico meteorologico in otto libri, ciascuno dei quali dedicato a un argomento meteorologico. Per ciascun fenomeno, Seneca presenta un elenco di teorie che ne descrivono la dinamica scientifica e poi la propria posizione supportata dall argomentazione. 

3. I trattati

L autore SENECA Lo schema è in linea con il fine del filosofo: attenuare i timori superstiziosi dell uomo spiegando i fenomeni scientificamente. Infatti, numerose digressioni moralistiche illustrano le implicazioni etiche delle argomentazioni. 4. Le Epistole a Lucilio Venti libri La lunghezza diseguale dei libri e le testimonianze che ricaviamo da varie fonti ci fanno desumere l esistenza di almeno altri 2 libri, oggi perduti. Questo ci impedisce di essere certi che l inizio dell opera, così come la conclusione, siano quelle volute dall autore. Lettere filosofiche Scritta dopo il ritiro a vita privata (62-65 d.C.) e rivolta all amico Lucilio, quest opera consiste in una raccolta di 124 lettere filosofiche giunte fino a noi, suddivise in venti libri, e si inserisce in un genere letterario praticato già da Platone ed Epicuro, nel quale si mescolano elementi autobiografici e saggistici. Il fine delle lettere consiste non solo in uno scambio amicale, ma nella guida verso la saggezza. Non si tratta quindi di una corrispondenza vera e propria, ma di un opera dichiaratamente rielaborata, in cui Seneca si presenta non come saggio, ma come un adepto solo un po  più avanti dell amico nel percorso della filosofia stoica. Gli elementi tipici della letteratura epistolare sono ridotti al minimo: il destinatario è poco connotato, il pubblico è pensato come molto più vasto che il solo Lucilio. I contenuti Difficilmente si trova un filo conduttore tra i temi trattati nell opera, che però si possono ricondurre genericamente a un esortazione a combattere la sorte e la paura della morte. Tuttavia, si riscontrano alcuni punti fermi:   frequenti rimandi a Epicuro nelle epistole 1-29;   l ambientazione campana delle epistole 51-57 (per questo dette  campane );   la presenza di motivi platonici nelle epistole 58-65;   un aumento progressivo di complessità e tecnicismo tra le lettere iniziali e quelle finali. Un manuale di filosofia Le Epistole a Lucilio, come molta produzione senecana, rappresentano un  corso  di filosofia pratica, in cui Seneca non vuole dimostrare, come farebbe un maestro, ma convincere, e in cui ogni questione è riportata alla sua dimensione etica. Per questo, Seneca ricorre a brillanti artifici retorici, come le sentenze, i paradossi, le metafore, le personificazioni. Dalle epistole emerge la figura del saggio che adotta, contro la sorte, strategie di lotta opposte a quelle dell uomo comune: egli, grazie all uso della ragione, valuta correttamente le cose, mantenendo il giusto distacco da tutto ciò che non riguarda direttamente la sua anima. Ciò gli consente di ridimensionare le disgrazie, valutandole come insignificanti per la sua serenità. Così il saggio affronta la sorte consapevole di possedere, in caso estremo, l arma del suicidio. La morte non potrà più nulla se le togliamo l unica cosa su cui ha potere, il corpo. 21 

4. Le Epistole a Lucilio

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