L autore STAZIO LE SILVAE Silvae Il vocabolo silva, al singolare, ha vari significati ( confusione, materia, improvvisazione ), mentre al plurale indica un opera varia ed eterogenea. A questa varietà di significati fa riferimento Stazio. Componimenti occasionali Stazio è autore anche di una raccolta di componimenti (92-95 d.C.) in cinque libri dal titolo Silvae, che raccoglie testi poetici differenti per destinatari, temi e metri. Caratteristica comune della raccolta è il carattere occasionale dei componimenti, ciascuno ispirato a momenti della quotidianità del poeta, presentati come frutto dell improvvisazione. Una poesia meno impegnata Dall opera emerge la capacità di Stazio di dare dignità poetica a una materia semplice, contrapponendo il carattere ludico delle Silvae alla poesia impegnata della Tebaide. La scelta del poeta rispecchia il gusto raffinato della società del tempo: l attenzione alla vita pubblica, la narrazione della dimensione intima e familiare e la riflessione sulla poesia ci portano a considerare le Silvae una raccolta formalmente disimpegnata, ma profondamente legata alla società imperiale e alla città di Roma. 3. Lo stile Uno stile versatile La lingua usata da Stazio mostra bene la ricercatezza del suo stile, basato su strutture sintattiche complesse e su un lessico raffinato ed espressivo. Nella Tebaide troviamo i toni elevati tipici dell epica, ma colorati dalle pulsioni dell animo dei protagonisti che deformano le immagini. Tale tendenza si realizza nel ricco uso di figure retoriche, personificazioni di concetti astratti e costruzioni sintattiche complesse. Nell Achilleide, in linea con il tema dell opera, Stazio utilizza toni più bassi, calando l azione in un atmosfera privata e familiare. La varietà di toni e temi nelle Silvae mostra invece la versatilità dello stile più basso e più umile, semplice, apparentemente veloce e frutto di improvvisazione. d Giovanni Silvagni, La sfida di Etèocle e Polinìce, 1820. Roma, Galleria dell Accademia Nazionale di San Luca. 53