L autore Orator Il termine deriva dal verbo oro ( parlare, pronunciare un arringa , ma anche pregare ). L oratore padroneggia l arte della parola avendone studiato la tecnica. Catone il Censore Autore del III-II secolo a.C., chiamato il Censore per la sua natura tradizionalista e conservatrice. QUINTILIANO La fine del percorso Il XII e ultimo libro è dedicato all orator, che deve mirare a una conoscenza globale per sapere come comportarsi in ogni situazione. Per Quintiliano, l orator è una figura che possiede sia nozioni tecniche sia qualità morali. LA PEDAGOGIA DI QUINTILIANO I modelli di retorica L idea di oratoria di Quintiliano è innovativa, basata su modelli concreti, in particolare sul classicismo ciceroniano, a differenza dei modelli teorici su cui si basava la riflessione retorica di ambito greco. Da Catone il Censore riprende invece il concetto di oratore come vir bonus dicendi peritus, uomo di valore esperto nell arte della parola . Tuttavia, se per Catone l abilità retorica deve sottostare ai valori del mos maiorum, Quintiliano valorizza la funzione politica dell eloquenza, indispensabile per rendere bonus il vir. L insegnante come modello L Institutio oratoria ha il progetto di formare dei cittadini: la pedagogia deve trasmettere valori insieme a competenze. In questa prospettiva etica, che rappresenta un innovazione nella retorica antica, è centrale la figura del maestro. 3. Lo stile Eccessi asiani Con l espressione ci si riferisce alla corrente stilistica nata in età ellenistica in ambito greco, consistente in un periodare artificioso, basato su frasi lunghe e complesse. Un manuale di retorica L Institutio oratoria è un opera di carattere manualistico, concepita come un insieme di consigli al lettore. Pertanto, lo stile presenta: un lessico ricco di tecnicismi di grammatica e retorica, in particolare grecismi; numerosi esempi e citazioni di altri autori; una sintassi armonica e regolare, ripresa da Cicerone ma priva di eccessi asiani. Quintiliano ritiene inoltre che la parola non debba stupire l uditorio, ma debba essere chiara e comprensibile. PER APPROFONDIRE Discorso lungo e discorso breve Il dibattito sul giusto modo di organizzare un discorso è già molto presente nella Grecia classica: nel dialogo di Platone (428-347 a.C.) intitolato Gorgia, Socrate (470-399 a.C.) sostiene di preferire uno stile breve e sintetico (brachylogìa), mentre il sofista Gorgia da Lentini (ca 485-375 a.C.) propende per uno stile ricco e articolato (macrologìa). Anche Quintiliano si pone il problema nel libro VIII dell Institutio oratoria, dove discute dell uso delle sententiae, brevi frasi a effetto impiegate per vivacizzare il discorso. L autore critica lo stile di Seneca e lo accusa di abusare delle sententiae; preferisce invece un articolazione ampia del discorso, animata da frasi a effetto. 65