ORVIETO Ciao, sono Orvieto, una piccola città dell’Umbria. Da lontano sembro un’isola adagiata su un mare di vegetazione. Mi estendo infatti su una alta 50 metri che svetta dalla sommità di un colle; da qui sovrasto la valle del fiume Paglia, affluente del Tevere. All’interno della mia roccia, nel corso dei secoli, gli abitanti hanno scavato , e per questo posso dire di avere due personalità: una alla luce del sole e l’altra nascosta. Famosissimo è il , un capolavoro di ingegneria profondo 54 metri, costruito per rifornirsi d’acqua in caso di calamità o assedi. L’accesso al pozzo è garantito da due ampie scale a chiocciola che non si incontrano mai, una per scendere, l’altra per salire. Nell’ultimo secolo , rivelando così la mia fragilità. Fortunatamente però mi hanno messa sotto stretta sorveglianza e diversi interventi sono stati utili a rafforzare la rupe e custodire i miei numerosi tesori, sopra e sotto la terra. rupe di tufo oltre 1200 tra grotte, cunicoli, pozzi e cisterne per l’acqua pozzo di San Patrizio ho subìto crolli e smottamenti Simili a me Un’altra cittadina del Centro Italia che come me ha “un sopra” e “un sotto” è , nelle Marche, con la sua storia lunga 3000 anni e . Le grotte che si trovano sotto le chiese servivano come luoghi di preghiera e di meditazione; quelle sotto i palazzi nobiliari, invece, venivano spesso utilizzate per cerimoniali segreti, come testimonia la presenza sulle pareti di roccia di figure e simboli misteriosi. Osimo un centinaio di grotte scavate nella collina Un cunicolo delle grotte di Osimo.