ETNA Licia Colò – EDEN DA RITROVARE Ciao, sono la Piana del Sele, un territorio tra i più fertili della Campania. Sono una e prendo il nome dal fiume che mi attraversa, il , lungo 64 chilometri. Non sono famosa come la Pianura Padana o il Tavoliere delle Puglie, ma per la mia storia merito comunque la vostra attenzione. Ospito numerosi centri abitati, fra cui , e , con il suo celebre parco archeologico dove ancora oggi si ergono templi costruiti dagli antichi Greci. Nel passato diverse popolazioni mi hanno scelta per il mio clima temperato e i miei terreni fertili, ma a partire dal V secolo d.C., a causa di lenti cambiamenti nel livello del suolo, delle esondazioni periodiche dei fiumi e del ristagno delle acque, . A lungo sono stata quasi dimenticata, sfruttata solo per l’allevamento di tori e bufale, che ben si adattavano al mio ecosistema. Solo nella prima metà del Novecento è stata fatta una seria e di gestione delle acque, e questo mi ha trasformata in un territorio famoso non solo per la , ma anche per i molti prodotti agricoli, in particolare , il cui commercio dà lavoro a un gran numero di persone. pianura alluvionale Sele Salerno Battipaglia Paestum mi sono trasformata in palude opera di bonifica mozzarella di bufala rucola e carciofi Simili a me Anche la , in Liguria, è una pianura alluvionale costiera ed è attraversata da un fiume, il Centa, per quanto breve (con i suoi 4 chilometri circa, è uno dei più corti d’Italia). Nel secolo scorso anche qui è stata realizzata un’importante opera di bonifica che ha reso il territorio prezioso per l’agricoltura, soprattutto grazie a un clima particolarmente mite. Fino agli anni ’80 del Novecento la Piana di Albenga era soprannominata “ ” perché ospitava una produzione di ortaggi molto fruttuosa; poi le aziende locali hanno deciso di dedicarsi alla floricoltura in vaso e tutt’oggi le coltivazioni principali sono le , come rosmarino, salvia, timo, lavanda e maggiorana. Piana di Albenga l’orto d’Europa piante aromatiche La Piana di Albenga.