LITUANIA La capitale Vilnius, sul fiume Neris. I DATI superficie: 65.286 km abitanti: 2.786.651 densità: 44,5 ab./km ordinamento: repubblica semipresidenziale capitale: Vilnius lingua: lituano moneta: euro PIL pro capite: 42.944 $ ISU: 0,875 (35° posto) speranza di vita: 73,7 ingresso nell UE: 2004 indice di libertà globale (0-100): 89 indice di disuguaglianza di genere: 0,105 (30° posto) La Lituania, con Lettonia ed Estonia, fa parte dei cosiddetti Paesi Baltici. Confina a nord con la Lettonia, a est e a sud-est con la Bielorussia, a sud-ovest con la Polonia e l exclave russa di Kaliningrad, ed è bagnata a ovest dal Mar Baltico. Il territorio lituano è quasi completamente pianeggiante, tranne una zona lievemente collinare a sud-ovest. Tra i numerosi fiumi, il più importante è il Nemunas (500 chilometri). I laghi sono più di 3000. Il breve tratto costiero (100 chilometri) che si affaccia sul Baltico è basso e sabbioso. Il clima è continentale, scarsamente mitigato dal mare: gli inverni sono molto freddi e le estati brevi. Annessa all Impero Russo nel 1795, la Lituania divenne parte dell Unione Sovietica nel 1940, durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1991 si rese indipendente. Oggi è una repubblica semipresidenziale, membro dell Unione Europea dal 2004, e ha adottato l euro nel 2015. Gran parte della popolazione risiede nelle città, in particolare nella capitale Vilnius (575.000 abitanti), il più importante centro economico e culturale. Altra importante città è Kaunas (301.000 abitanti), sede delle principali industrie del Paese. La lingua più parlata è il lituano, la religione più praticata il Cattolicesimo. Vivono in Lituania due consistenti minoranze, una polacca (6%) e una russa (5%). Dopo la crisi che colpì il Paese quando uscì dall Unione Sovietica, l economia è oggi in ripresa grazie anche all entrata nell UE. Nel settore primario l agricoltura produce cereali, patate e barbabietole. Importante l allevamento di suini e bovini e lo sfruttamento delle foreste. I settori industriali più sviluppati sono quelli petrolchimico e agroalimentare. Nei servizi spiccano il settore turistico e bancario. 196 REGIONE SARMATICA emissioni di CO2 pro capite: 5,1 t energia da fonti rinnovabili: 60,86% COMPOSIZIONE DEL PIL 3% primario 68% terziario 29% secondario