L’ECONOMIA Dopo la crisi causata dalle guerre e dalle tensioni internazionali seguite alla dissoluzione della Federazione Iugoslava, l’economia serba ha conosciuto un deciso sviluppo, favorito anche dalla prospettiva dell’adesione all’Unione Europea. Il Paese ha subito un contraccolpo assai minore dalla pandemia di COVID-19 rispetto alla maggior parte degli Stati del mondo. L’ ha ancora un ruolo molto importante nell’economia del Paese, tanto per quantità di ricchezza prodotta in rapporto al PIL, quanto per numero di addetti (ben il 22% della popolazione attiva). È praticata principalmente nelle fertili pianure della Vojvodina e produce cereali, barbabietole, canapa, lino e frutta (soprattutto prugne). Diffusi l’ , in particolare suino, e la produzione di legname. Importante l’ energetiche, specialmente carbone e gas naturale. L’ è sviluppata nei settori metallurgico, tessile, meccanico, chimico e petrolchimico. I sono in rapido sviluppo, soprattutto nel settore commerciale, che negli ultimi anni è tornato ad aprirsi all’estero dopo la fine delle che avevano colpito il Paese in seguito al conflitto in Kosovo. In lenta crescita anche il , che si giova del periodo di stabilità politica di cui il Paese gode da alcuni anni. agricoltura allevamento estrazione di risorse industria servizi sanzioni economiche internazionali turismo Un mercato ortofrutticolo a Belgrado. GEOSTORIA – L’INTERVENTO DELLA NATO IN SERBIA Nel 1998 il movimento armato (Esercito di Liberazione del Kosovo) iniziò una guerriglia per ottenere la secessione dalla Serbia della provincia del , la cui popolazione era in maggioranza di etnia albanese. Il Governo centrale della repubblica federale formata da Serbia e Montenegro, guidato dal Presidente , reagì occupando militarmente il Kosovo e organizzò violente rappresaglie contro la popolazione di etnia albanese. Oltre 800.000 kosovari cercarono rifugio nei Paesi vicini, soprattutto in Albania (nella foto, kosovari in fuga vicino a Priština). Gli Stati Uniti, l’Unione Europea e altri Paesi accusarono il Governo di Milošević di contro i kosovari albanesi. Nel marzo 1999 la NATO, l’alleanza militare guidata dagli Stati Uniti, intervenne bombardando le forze federali in Kosovo e la città di Belgrado. Nel giugno dello stesso anno l’ONU emanò una risoluzione che metteva il Kosovo sotto l’amministrazione internazionale e autorizzava la NATO a inviare una missione per mantenere la pace. Il Tribunale Penale Internazionale per l’ex Iugoslavia accusò di il Presidente serbo Milošević, che fu arrestato e poi trasferito all’Aia, nei Paesi Bassi. Il processo iniziò nel 2002, ma fu interrotto alla morte di Milošević nel 2006. UÇK Kosovo Slobodan Milošević genocidio crimini di guerra e contro l’umanità