Licia Colò – EDEN DA RITROVARE FORMENTERA Lo sapevate? Negli anni del , nella seconda metà del Novecento, l’arcipelago spagnolo delle è diventato una meta internazionale e alcune sue zone hanno subìto una cementificazione selvaggia. Anche Formentera, l’isola più piccola, è stata presa d’assalto. A un certo punto si è trovata così a un bivio: continuare a sfruttare il territorio, condannandolo alla distruzione, o rendere sostenibile la propria economia turistica? Il Governo regionale ha scelto la seconda via e nel 2016 ha introdotto una “ ”per contribuire alla conservazione del paesaggio e dei beni pubblici dell’isola. L’anno successivo è nato il , un piano di salvaguardia delle praterie di posidonia oceanica, piante marine in grado di ossigenare e purificare l’acqua del mare. Inoltre sono state create aree di , con passerelle in legno per non calpestare questi delicati ecosistemi, e si sono formati dei gruppi di volontari per rendere Formentera un’isola “ ”. Infine, nel 2022, un’importante legge sulla circolarità e sostenibilità del turismo ha predisposto un vasto piano di transizione energetica verso l’uso di fonti rinnovabili e . boom turistico Isole Baleari tassa turistica sostenibile Save Posidonia Project rigenerazione delle dune libera dalla plastica mobilità elettrica L’esperienza Essere turisti sostenibili a Formentera vuol dire per esempio percorrere a piedi o in bicicletta gli interessanti itinerari naturalistici creati negli ultimi anni, come le : 32 circuiti sterrati che si snodano in diversi ambienti naturali dell’isola. Oppure praticare sport come , e , sempre nel rispetto del mare e della sua biodiversità. Tutti inoltre possono dare il proprio contributo al Save Posidonia Project piccole porzioni di . rutas verdes vela kayak immersioni adottando prateria di posidonia Immersioni nelle praterie di posidonia.