La Francia non possiede grandi risorse minerarie. Per evitare un’importazione troppo massiccia di fonti energetiche come petrolio e gas naturale, buona parte dell’elettricità è prodotta dalle 18 presenti sul territorio francese. La Francia è il secondo Paese al mondo per produzione di energia nucleare, pari a oltre 400 miliardi di kilowatt all’anno (al primo posto ci sono gli Stati Uniti, con quasi 800 miliardi di kilowatt), che soddisfa il 71% del fabbisogno di energia elettrica e rappresenta il del Paese. centrali nucleari 40% del consumo totale Tralicci elettrici nei pressi di una delle 18 centrali nucleari presenti in Francia. L’industria tradizionale L’industria francese è molto sviluppata. Ai settori tradizionali, come quello , e , si sono affiancati settori industriali all’avanguardia, come quello e quello e , concentrato attorno a Tolosa, dove ha sede l’Airbus. Importante è anche il settore della navale. Altro settore di rilievo è quello , con un notevole volume di esportazioni verso l’estero. Le più importanti zone industriali sono l’area metropolitana di Parigi, quella di Lilla, la regione al confine con il Belgio e la zona di Lione. siderurgico automobilistico tessile chimico-farmac tico eu ae tico ronau ae iale rospaz cantieristica agroalimentare I servizi, sempre più importanti Il terziario occupa la maggior parte della popolazione attiva francese. Il e le attività produttive possono affidarsi a un’efficiente rete di , soprattutto di tipo (con porti molto trafficati sia nel Mediterraneo sia nell’Atlantico e nella Manica) e (il trasporto passeggeri su lunga distanza è garantito dalla rete ad alta velocità TGV). Estremamente evoluto è anche il settore , con banche e multinazionali francesi che hanno interessi in tutto il mondo. Infine, non va dimenticato che la Francia è il , ed è quindi molto sviluppato il settore (vedi pp. 72-73). commercio trasporti marittimo ferrov rio ia finanziario Paese più visitato del mondo turistico