Dai numerosi reperti, spesso provenienti proprio dalle necropoli, è evidente che gli Etruschi erano abili artigiani, protagonisti di un’eccezionale fioritura artistica, soprattutto per quanto riguarda la pittura e la scultura (in bronzo, ceramica e terracotta). Gli Etruschi, oltre a importare direttamente vasi dalla Grecia, producono ceramiche che copiano le forme e le decorazioni greche. A queste però si affianca anche una tecnica tradizionale etrusca: il , con cui realizzano vasellame destinato ai banchetti. Si tratta di una ceramica di colore nero che imita la superficie lucida del metallo; il colore, nero anche all’interno, viene ottenuto con una particolare tecnica di cottura dell’argilla. Un settore di eccellenza è inoltre costituito dall’oreficeria: grazie all’uso di una tecnica complessa, detta , gli Etruschi creano veri e propri capolavori, giunti fino a noi nei corredi funebri di ricchi personaggi. La granulazione consiste nel decorare sottili lamine d’oro con piccolissime sfere d’oro (granuli) saldate su di esse e fra loro a comporre eleganti figure e disegni geometrici. ▲ Affreschi della Tomba François (IV secolo a.C.). Roma, Villa Albani, Collezione Torlonia (da Vulci, Viterbo). bucchero granulazione Canopo (VI secolo a.C.), impasto di argilla. Firenze, Museo Archeologico Nazionale (dalla necropoli di Dolciano). Coppa (VII secolo a.C.), bucchero, h 18 cm. Volterra, Museo Etrusco Guarnacci. Fibula aurea (675-650 a.C.), oro decorato a granulazione, h 32 cm. Città del Vaticano, Musei Vaticani, Museo Gregoriano Etrusco.