LA PITTURA: SOLO UN’ECO DI CIÒ CHE ERA La pittura romana, come quella greca, è andata quasi completamente perduta. Un’eco di quest’arte ci proviene dalla serie di scoperti in Egitto (conquistato dai Romani nel 30 a.C.). Si tratta di circa 600 ritratti funebri realizzati su tavole di legno che il clima secco del deserto ha perfettamente conservato. I ritratti, di uomini, donne e bambini, ricoprivano i volti di mummie di età romana e colpiscono per il loro . I dipinti sono realizzati con la tecnica dell’ , appresa dai Greci, che consiste nel mescolare i colori con la cera calda. Sono giunti fino a noi anche numerosi che decoravano le abitazioni dei cittadini più ricchi di Pompei ed Ercolano, le due città campane distrutte dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.. ritratti funebri realismo encausto affreschi Statua equestre di Marco Aurelio (176-180 d.C.), bronzo dorato, h 424 cm. Roma, Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori. Ritratto funebre (I secolo d.C.). Il Cairo, Museo Egizio (dall’oasi del Fayyum).