terzo stile (30 a.C.-50 d.C.) È uno stile più raffinato: su grandi campi di colore a fondo unito, simili a tendaggi, vengono dipinti , spesso di dimensioni ridotte. Nella pittura qui sopra, che sembra quasi un quadretto appeso alla parete rossa, è raffigurato in piccolo – ma in modo molto accurato – un pastore che pascola le sue caprette in una tranquilla campagna. paesaggi, giardini, scene con piccole figure Pittura di III stile della Villa di Agrippa Postumo a Boscotrecase (fine del I secolo a.C.), affresco. Napoli, Museo Archeologico Nazionale. QUARTO STILE (40-79 D.C.) Nel quarto stile si fondono le due caratteristiche principali del secondo e del terzo stile, con soluzioni fantasiose: tornano le architetture e le pareti “sfondate” verso il paesaggio esterno, ma con effetti ancor più spettacolari. In queste trovano spazio tendaggi, stucchi, tappeti, scene con figure: i colori sono vividi, e prevale l’uso del cosiddetto “rosso pompeiano”. architetture fantastiche Pitture di IV stile della Casa dei Vettii (62-79 d.C.), affresco. Pompei (Napoli). FISSO I CONCETTI ● è realizzata con la tecnica dell’affresco; ● si è conservata soprattutto nelle case della città di Pompei; ● presenta 4 stili principali. LA PITTURA ROMANA