L’ARTE UNA NUOVA ARTE PER UN NUOVO CULTO L’arte tra la metà del III e la fine del IV secolo è detta “ ”, cioè “degli inizi dell’era cristiana”, mentre dal V al VII secolo si utilizzano i nomi dei diversi centri artistici: arte (diffusa in Oriente e in Italia, a Ravenna, Venezia e in Sicilia), (nel Nord e Centro Italia), (in Europa centrale e nell’Italia del Nord). Dal 313 nell’Impero romano è concessa la libertà di praticare il Cristianesimo: nasce così un nuovo tipo di edificio, la , in cui vengono celebrati pubblicamente i riti religiosi. L’aspetto esterno dimesso contrasta con un interno molto più ricco. In Oriente la nuova arte, detta “bizantina” dal nome di Bisanzio, influenzerà profondamente la cultura occidentale. In essa hanno un ruolo fondamentale l’ e la . Nelle nuove, magnifiche chiese bizantine, conosce un particolare sviluppo anche la tecnica del , che dall’Oriente si diffonde poi in Occidente, soprattutto a Roma, dove rimangono vive a lungo le tradizioni dell’arte classica, e a Ravenna, per influsso della dominazione bizantina. paleocristiana bizantina longobarda carolingia basilica oro luce mosaico UNA SCULTURA STILIZZATA La scultura del periodo tardoantico presenta tendenze molto diverse tra loro. Accanto a opere in linea con la tradizione classica, con forme e modelli ancora vicini alla scultura romana, si diffonde un nuovo modo di rappresentare l’uomo e la natura, che deriva direttamente dal mondo longobardo e barbarico. Alla scultura a tutto tondo si preferisce il , usato per decorare capitelli, architravi, cornici, recinzioni, altari. La decorazione tende a occupare tutto lo spazio disponibile con , in cui i soggetti preferiti sono, oltre alle scene religiose, animali e motivi vegetali ripetuti fino a diventare eleganti geometrie. bassorilievo raffigurazioni simboliche e stilizzate Altare del duca Ratchis, rilievo con la Maestà di Cristo (737-744), pietra d’Istria, h 90 cm. Cividale del Friuli, Museo Cristiano.