L’arte UN’ARTE PER LE CHIESE Il termine “Romanico” viene inventato in Francia nella seconda metà del XIX secolo per definire l’arte dell’Occidente medievale e indica la somiglianza con l’arte romana dell’antichità. Questo stile si sviluppa , ma in alcune regioni d’Europa si protrae anche nel secolo successivo. In questo periodo l’edificio più importante della città è il , che sorge sulla piazza principale ed è costruito e rivestito con materiali diversi a seconda delle regioni. In Lombardia si usano soprattutto i , in Emilia la , in Italia centrale il , spesso con un’elegante alternanza di bianco e verde (o nero). Frequente è l’uso di materiale “di spoglio”, cioè proveniente da antichi edifici romani. Le chiese romaniche sono ricche di , mentre le sculture a tutto tondo sono quasi del tutto assenti. Vi si trovano bassorilievi che raccontano storie sacre, ma anche decorazioni vegetali e animali, usate per abbellire elementi architettonici minori, come cornici o capitelli: un repertorio ricchissimo e fantasioso di grande espressività e dalla comprensione immediata. tra la metà dell’XI e tutto il XII secolo duomo mattoni pietra marmo bassorilievi scolpiti Nicholaus, La creazione degli animali (1139), bassorilievo in pietra. Verona, Basilica di San Zeno.