GRAMMATICA DELL’IMMAGINE La prospettiva Fu nel Rinascimento che matematici e artisti definirono le regole geometriche per calcolare l’esatta inclinazione delle linee convergenti, così da suggerire l’impressione della profondità dello spazio raffigurato, nel modo più realistico possibile. Questo metodo è nato con il nome di prospettiva lineare o geometrica. Una volta scelto un , che può essere più o meno elevato e più o meno angolato rispetto alla scena osservata, nel dipinto variano l’altezza alla quale si traccia la linea dell’orizzonte e la del punto verso cui convergono tutte le linee di profondità (nella realtà parallele tra loro), che prende il nome di . punto di osservazione collocazione punto di fuga osservo Osserva nelle immagini i differenti schemi prospettici. La viene utilizzata per rappresentare uno spazio che si trova proprio davanti all’osservatore. Ha un solo punto di fuga, idealmente collocato all’interno del dipinto. L’insieme dà una sensazione di equilibrio e serenità. prospettiva centrale Paolo Uccello, Miracolo dell’ostia (1465-1468), tempera su tavola. Urbino, Galleria Nazionale delle Marche. La (o angolare) si utilizza per rappresentare gli spazi e i volumi come se fossero visti di lato. Richiede due punti di fuga (spesso almeno uno si trova idealmente fuori dalla scena). L’insieme trasmette una sensazione di instabilità e maggiore inquietudine. prospettiva accidentale Pieter Bruegel il Vecchio, Banchetto nuziale (1568), olio su tavola. Vienna, Kunsthistorisches Museum. Gli artisti possono decidere di rappresentare lo spazio senza applicare regole geometriche, basandosi sull’intuito ( ), assecondando in questo modo la propria individuale interpretazione della realtà. prospettiva empirica Egon Schiele, Krumau la piccola città V (1915), olio su tela. Linz, Neue Galerie der Stadt. FISSO I CONCETTI Nel Rinascimento vengono messe a punto regole geometriche per rappresentare lo spazio con la prospettiva geometrica ( o ). Gli artisti continuano anche a rappresentare lo spazio in modo intuitivo ( ). prospettiva centrale accidentale prospettiva empirica