IL CROCIFISSO DI SANTA MARIA NOVELLA Abbiamo visto come con Giotto cambi il modo di raffigurare l’uomo e lo spazio, grazie a una nuova attenzione alla realtà e alla resa dei sentimenti. I personaggi raffigurati non sono più “manichini” senza vita dall’anatomia schematica, come nella tradizione bizantina: davanti alle sue opere si ha l’impressione di trovarsi di fronte a , come quello del Cristo nel Crocifisso di Santa Maria Novella, che si abbandona alla morte. L’aspetto tridimensionale del corpo è enfatizzato grazie all’uso del chiaroscuro, caratteristica del tutto nuova nella pittura medievale: la luce arriva dalla sinistra dell’osservatore, creando delle ombre attorno al corpo del Cristo che sembra staccarsi dalla croce. La “rivoluzione” di Giotto è anche espressiva: per la prima volta Cristo è raffigurato con i piedi sovrapposti, fermati da un unico chiodo: in questo modo le gambe si piegano, come se si staccassero dalla croce, e si ha l’impressione di trovarsi di fronte a un corpo vero, pesante, inserito in modo coerente nello spazio. Cristo dunque non è più dipinto “trionfante” sulla morte, come avveniva nel Duecento, ma è un “Cristo sofferente”, con la testa reclinata in avanti, gli e una da cui schizza un fiotto rosso di sangue. Mentre la Vergine (a sinistra) è più composta, san Giovanni (a destra) ha il volto contratto dal pianto: la resa dei sentimenti è molto realistica. corpi veri occhi chiusi ferita nel costato Crocifisso (1290 ca.), tempera e oro su tavola, 578x406 cm, Firenze, Chiesa di Santa Maria Novella. OSSERVO Nelle croci dipinte, il corpo di Cristo si inseriva idealmente in un triangolo equilatero (simbolo della perfezione divina). Le innovazioni di Giotto superano la composizione tradizionale con nuove proporzioni che formano invece un . NUOVE PROPORZIONI triangolo isoscele FISSO I CONCETTI ● dipinge spazi architettonici riconoscibili; ● realizza personaggi con volti espressivi; ● esegue nella Basilica di Assisi gli affreschi che raffigurano 28 episodi della vita di san Francesco e decora a Padova la Cappella degli Scrovegni; ● cambia la rappresentazione di Cristo sulla croce, rendendolo più reale nella sua sofferenza. GIOTTO