Città ideale e città reale Nel secondo Quattrocento, gli architetti si dedicano anche a riflessioni teoriche, immaginando . Nonostante le differenze dei vari progetti, tutti hanno in comune l’idea di creare un centro urbano disegnandolo con , ampie strade, palazzi dall’architettura regolare. Salvo alcune rare eccezioni, per esempio il caso di Pienza, questi progetti ideali rimangono utopie: sono infatti difficilmente realizzabili nelle città italiane, in cui i restauri e le nuove costruzioni rinascimentali si sovrapporrebbero a una struttura cittadina medievale, fatta di strade curve e strette. città ideali criteri di razionalità e simmetria Pittore dell’Italia centrale, Città ideale (1480-1490 ca.), olio su tavola, 67,7x239,4 cm. Urbino, Galleria Nazionale delle Marche. LA CITTÀ PROGETTATA Il dipinto qui sopra rientra in questo momento di riflessioni teoriche sul tema della città ideale. Il dipinto, probabilmente parte di una serie di tre quadri pensati per il decoro di un mobile o di un elemento di arredo, raffigura una veduta cittadina in cui due serie di palazzi decorati da elementi classici formano le quinte di una piazza su cui si affaccia un edificio a pianta centrale, una chiesa, come indica la croce sul tetto. Sono assenti le figure umane: i veri , inseriti in una rigida sottolineata dal pavimento a scacchiera. protagonisti sono gli elementi architettonici griglia prospettica IL PIÙ BEL PALAZZO RINASCIMENTALE Nel corso del Quattrocento Firenze conosce una grande stagione di rinnovamento urbano: diventa, secondo la definizione di un cronista dell’epoca, «una città di palazzi», espressione della potenza e della ricchezza delle famiglie nobili. Un perfetto esempio di questa tipologia è : un cubo rivestito di pietra, che presenta una decorazione chiamata “bugnato”. Le pietre che decorano l’esterno sono infatti lavorate in modo da apparire in parte irregolari, secondo un procedimento decorativo che nell’antichità era tipico di edifici romani, e a Firenze, nel Medioevo, era stato usato per decorare il palazzo del governo cittadino, Palazzo Vecchio (► p. 198). Palazzo Strozzi Benedetto da Maiano, Palazzo Strozzi, esterno, dopo il 1489. Firenze.