DA UTOPIA A REALTÀ: LA CITTÀ IDEALE DEL PAPA In molti casi le cosiddette “città ideali”, immaginate da artisti e architetti rinascimentali, rimanevano sulla carta. Per questo motivo è eccezionale la “costruzione” di una città, nella campagna senese, progettata da Bernardo Rossellino nel 1459 per papa Pio II Piccolomini. Nasce così – la “città di Pio”, nuovo nome dell’abitato –, completamente ricostruita, che costituisce l’unico esempio concreto delle teorie sulla città ideale. L’architetto fiorentino immagina e realizza il centro della cittadina come una , dominata dalla facciata della cattedrale e chiusa, come un teatro, da due quinte: il Palazzo Piccolomini e il Palazzo Vescovile, concepiti secondo precise regole di . Pienza piazza a forma di trapezio simmetria Bernardo Rossellino, piazza Pio II con la cattedrale, Palazzo Piccolomini e il Palazzo Vescovile (1459-1462). Pienza (Siena). OSSERVO Anche i sottolineano l’architettura perfetta, come se si trattasse di un dipinto rinascimentale realizzato secondo i princìpi della prospettiva centrale. grandi riquadri del pavimento FISSO I CONCETTI ● risponde a criteri di razionalità e simmetria; ● si realizza concretamente nella città di Pienza, voluta da Pio II. LA CITTÀ IDEALE