LUCI E COLORI NELLO STUDIO In San Girolamo nello studio, il santo – il primo a tradurre la Bibbia in latino dal greco e dall’ebraico (tra IV e V secolo) – è raffigurato come un nel suo studio, intento alla lettura. Lo studio è reso con grande realismo, soprattutto grazie allo straordinario pavimento che, con la sua costruzione prospettica, conduce lo sguardo verso la figura principale. Ma il realismo è il risultato anche di due elementi tratti dalla pittura fiamminga: la luce che avvolge le cose e la ricchezza dei dettagli, compreso il panorama che si intravede dalle finestre sul fondo. umanista quattrocentesco San Girolamo nello studio (1475 ca.), olio su tavola, 45,7x36,2 cm. Londra, National Gallery. OSSERVO a sinistra si intravede con un fiume in primo piano. Due uomini vestiti di bianco stanno remando su una barca, mentre sulla riva due personaggi vestiti di nero e con un cappello bianco camminano in compagnia di un cane. Sull’altra sponda del fiume c’è un uomo vestito di rosso e alle sue spalle, nei pressi di una città e di un giardino recintato, due cavalieri. Dalla finestra un paesaggio FISSO I CONCETTI ● come i fiamminghi, dipinge con colori a olio e realizza ritratti; ● i suoi ritratti hanno una grande forza comunicativa; ● riserva una grande attenzione ai dettagli, resi con realismo. ANTONELLO DA MESSINA